Bartolo Giaquinta e Gaetano Dibenedetto diventano renziani

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Il sindaco di Giarratana Bartolo Giaquinta e il Presidente del Consiglio comunale di Monterosso Almo Gaetano Dibenedetto sono due tra i rappresentanti istituzionali e gli iscritti del Partito Democratico che hanno aderito all’area Renzi. Due adesioni politiche ed istituzionali importanti che vanno a rafforzare l’area con la presenza del Sindaco Spataro di Comiso, i nuovi consiglieri comunali neoeletti e già quelli presenti, insieme ai militanti, agli iscritti e ai simpatizzanti.

L’associazione renziana Big Bang ha raccolto le nuove adesioni, riprendendo l’attività politica dopo la pausa estiva nel corso di un incontro che si è tenuto martedì scorso a Ragusa.

Si è trattato della prima riunione di area provinciale dopo le elezioni amministrative di giugno, il cui risultato è stato analizzato principalmente in prospettiva futura.

 

Ciò che emerso chiaramente – dichiarano i coordinatori provinciali dell’area Renzi Mario D’Asta  e Paoletta Susino– è che questo gruppo di democratici particolarmente attenti al rapporto con l’elettorato e all’esigenza di operare un rinnovamento dei metodi politici e della classe dirigente anche a livello locale, non intende ignorare le lezioni che vengono dagli ultimi risultati elettorali, dalla tornata regionale a quella amministrativa, passando per quella politica.

Risulta necessario capire, approfondire e chiarire il rapporto con Megafono cominciando a pensare alla costruzione di un partito regionalmente forte, capace di elaborare la linea politica regionale e non di subirla. Tutto ciò dovrà essere messo come tema centrale al prossimo appuntamento congressuale

Per questo riteniamo che il prossimo Congresso, che si svolgerà anche al livello dei circoli cittadini e provinciali, sarà un’occasione cruciale per dimostrare la volontà del Partito Democratico in questo senso. Di questa fase che si aprirà in autunno, immediatamente dopo che l’Assemblea nazionale avrà stabilito le regole, l’area Renzi in provincia di Ragusa vuole essere protagonista, anche grazie al crescente numero di adesioni che stiamo registrando.

Crediamo pure – concludono D’Asta e Susino –  che, andando oltre l’articolazione delle mozioni che caratterizzerà il Congresso nazionale, a livello locale la classe dirigente del Pd dovrà tener conto di altri fattori e scommettersi su scelte quanto più possibili aperte e condivise, che possano dare un segno tangibile al nostro elettorato e consolidare il ruolo del Pd come quello del più autorevole punto di riferimento politico a cominciare dalle realtà territoriali”.