Abbate: “Il Comune costretto a sostenere i costi di un Tribunale ormai soppresso”

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“Sento il dovere di ribadire l’inaccettabile penalizzazione del territorio e della comunità dell’intero circondario che fa riferimento al Tribunale di Modica , rappresentata da quattro città e oltre 100.000 cittadini”. E’ l’incipit della missiva inviata dal Sindaco di Modica Ignazio Abbate al Ministero della Giustizia, al Presidente del Tribunale di Ragusa e al Sindaco del Comune di Ragusa. Il Primo Cittadino esamina l’attuale geografia giudiziaria e le ripercussioni economiche che, a suo dire, graverebbero sul comune di Modica.
“Mi corre l’obbligo di rilevare che questo Ente , prosegue il testo della lettera, non dovrebbe patire oltre al danno, anche la beffa di continuare a sostenere i costi di un servizio ormai sottrattogli dalla riforma della geografia giudiziaria, costi che, dovrebbero correttamente essere trasferiti al Comune di Ragusa, quale Ente individuato come sede esclusiva del presidio giudiziario derivante dall’accorpamento del Tribunale di Modica”.
“Il comune di Modica, prosegue Abbate, continua a pagare i ritardi e la scarsa programmazione del comune capoluogo, che da un lato non ha dato disponibilità a soluzioni condivise preferendo la soluzione accentrata sul proprio territorio, dall’altro non è stata doverosamente consequenziale nell’attivarsi per la logistica necessaria a sostenere tale accentramento. La conseguenza di quanto sopra è che il Comune di Modica è ancora costretto a a sostenere i costi di un Tribunale ormai soppresso e il comune di Ragusa non sostiene per intero i costi del proprio Tribunale”.
Nel finale della missiva il Primo Cittadino cita l’art 2 della L. 392/41, secondo cui le spese sono a carico esclusivo dei Comuni nei quali hanno sede gli uffici giudiziari, e “poichè, dice, i nuovi “Uffici Giudiziari” hanno sede a Ragusa, solo questo ente deve sostenere le spese anche quelle riguardanti immobili ubicati in altro Comune della circoscrizione Giudiziaria”.