Mentre nel Palazzo si discute, il Tribunale trasloca

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Se anche i modicani non avessero avuto sufficiente orgoglio, dignità e fantasia per mettere in campo azioni a difesa del proprio Tribunale, sarebbe bastato prendere esempio da chi ha saputo fare e sta facendo meglio di loro.
A Nicosia in questi stessi giorni il sindaco ha messo al bando le chiacchiere, si è messo la fascia tricolore ed è salito sul tetto del Palazzo di giustizia, dove lo hanno seguito decine di avvocati, cittadini e persino il parroco con la bandiera italiana. E i nicosiani, invece di starsene comodamente seduti a discuterne ai tavolini dei bar, hanno preso striscioni e bandiere, si sono messi in marcia per le vie della città e hanno organizzato un vero e proprio assedio davanti al Tribunale, impedendo che i camion dei traslochi partissero alla volta di Enna: da giorni, ormai, si danno i turni per non lasciare mai le postazioni sguarnite.
E basta guardarsi un po’ intorno per vedere come nel resto d’Italia, da Sanremo ad Albenga, da Rosano ad Orvieto, stia succedendo la stessa cosa.
 
I modicani si sono accontentati, invece, di proteste eleganti, tutte chiacchiere e distintivo.
Come quelle di deputati e senatori che nei giorni scorsi si sono profusi in comunicati stampa pieni di rassicurazioni e promesse (che noi di RagusaH24, come vi sarete accorti, ci rifiutiamo ormai di pubblicare), peraltro prontamente smentite dai fatti.
E come quelle dell’Ordine forense, dei Coordinamenti, dei singoli avvocati, che hanno messo a disposizione la loro competenza e la loro arguzia (per questo, s’intende, meritano un plauso e un ringraziamento) per avanzare ricorsi al Tar, sollevare casi di legittimità di fronte alla Corte Costituzionale, presentare esposti alla Corte dei Conti.
E come quelle dei rappresentati istituzionali locali e delle forze sociali – Amministratori, consiglieri comunali, sindacati, organizzazioni di categoria, associazioni culturali – che ieri pomeriggio per l’ennesima volta si sono riuniti in una seduta di Consiglio comunale aperto per continuare a parlarsi addosso, rivendicando quelle ragioni che – ne siamo tutti assolutamente certi – Modica ha ben il diritto di urlare, in difesa del proprio Tribunale. Di Consigli comunali così ne abbiamo visti a decine negli ultimi anni, ma almeno ieri è spuntata una nota di colore: la proposta avanzata da un Consigliere comunale per una “sciuta di San Gioggiu” fuori stagione… hai visto mai che il Santo Patrono riesca a sconfiggere in extremis il drago-Severino.
 
A Modica ci riempiamo la bocca, insomma, ma non ci sporchiamo le mani. Tranne quelle dei dipendenti del Palazzo di Giustizia, che continuano in solitudine a chiudere i loro tristi pacchi e si preparano a partire alla volta di Ragusa, svuotando le aule di via Aldo Moro e chiudendo per sempre il glorioso volume di oltre 700 anni di storia.