Aste giudiziarie, Giacchi inizia lo sciopero della fame

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Lo aveva annunciato e questa mattina ha fatto seguire alle parole i fatti iniziando lo sciopero della fame, dinnanzi la Prefettura di Ragusa, per porre l’attenzione sull’insopportabile clima sociale che stanno provocando le aste giudiziarie finalizzate alla vendita a cifre irrisorie di aziende e abitazioni. Lui stesso è vittima di questo assurdo sistema e a breve potrebbe perdere la casa e numerosi altri beni. Per questo Angelo Giacchi, noto e storico imprenditore del settore ortofrutticolo di Vittoria ed ex assessore durante la prima legislatura del Sindaco Giuseppe Nicosia, ha deciso di mettere in atto la clamorosa protesta con il sostegno di Altragricoltura e del Popolo dei Forconi, presenti con il loro leader Mariano Ferro.

Giacchi avrebbe dovuto incontrare a mezzogiorno il Prefetto Annunziato Vardè per chiedere l’istituzione di un tavolo di monitoraggio e di controllo delle Aste Giudiziarie ma il confronto è stato posticipato al primo pomeriggio e, essendo il Prefetto fuori per motivi istituzionali, è stato il Vice Prefetto Vicario Maria Rita Cocciufa ad accogliere la delegazione della quale facevano parte anche Giovanni Cirnigliaro in qualità di ex assessore allo sviluppo economico del comune di Vittoria e altri 4 noti imprenditori vittoriesi, da tempo alle prese con gli stessi problemi e che hanno già dovuto chiudere i propri centri di condizionamento licenziando chi vi lavorava.

L’incontro con il Prefetto Annunziato Vardè si terrà al suo rientro e il massimo rappresentante del Governo nazionale in provincia ha già fatto sapere di essere disponibile ad accogliere le istanze di Giacchi. Lui, dal canto suo, si è detto soddisfatto del confronto odierno ma ha annunciato di non avere alcuna intenzione di tornare a casa. “La protesta va avanti ad oltranza e stasera dormirò in macchina. Non mi muoverò da qui fin quando non avrò risposte chiare, precise e concrete. Possibile –  si chiede che la drammatica vicenda Guarascio non ci abbia insegnato nulla? Lo Stato deve tutelare chi ha lavorato onestamente e ora si trova in difficoltà, non gli usurai e gli approfittatori che aspettano di impossessarsi di un bene immobile con pochi soldi”.

Da Giacchi, poi, un drammatico appello. “Non lasciatemi solo. So che sono migliaia gli imprenditori della provincia nelle mie stesse condizioni ma non siamo noi che dobbiamo vergognarci. Uscite fuori, state al mio fianco, lottiamo insieme”.

Al termine dell’incontro, la dr.ssa Cocciufa ha assicurato che a breve partiranno le segnalazioni alla Presidenza del Consiglio e al Ministero degli Interni. Nel frattempo Altragricoltura preparerà tutta la documentazione necessaria per poter interloquire con la Regione Sicilia. L’obiettivo è chiedere che le banche regionali assorbano i crediti vantati dalle banche degli imprenditori, finanziando le imprese in difficoltà a tassi agevolati per aiutarle a rialzarsi.