Maratona di 18 ore per approvare il Bilancio 2013

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Dopo una seduta convocata alle 11 di martedì mattina e terminata alle prime luci dell’alba l’amministrazione Piccitto incassa il definitivo sì di Palazzo dell’Aquila sul Bilancio di previsione 2013. Poco meno di cento il totale degli emendamenti prodotti, circa una ventina invece i sub emendamenti. Tutti bocciati dalla maggioranza quelli discussi nel corso della terza e definitiva giornata dedicata all’atto predisposto dall’assessore Stefano Martorana.  “Una manovra lacrime e sangue – ha affermato Maurizio Tumino del PdL –  che nel corso di questa maratona consiliare l’opposizione ha provato in tutti i modi a correggere”. “Nella mole di emendamenti prodotti – ha continuato Giorgio Mirabella di Idee per Ragusa – circa 40 firmati da me, Tumino e Lo Destro spostavano 800mila euro da capitoli che avevamo ritenuto non prioritari alla creazione di un fondo di supporto per sostenere iniziative sociali ed imprenditoriali mediante criteri da riparto da definire con un apposito regolamento entro il 2013. Una manovra concreta per la città che una maggioranza sorda ed osservante di ordini arrivati dall’alto ha ritenuto di bocciare. Ancora una volta in aula è prevalsa la forza dei numeri al buon senso”.
La strenua battaglia condotta dall’opposizione ha traballato solo intorno alle 21:50, quando gli esponenti di minoranza escono dall’aula all’ennesimo rifiuto di una sospensione. Per pochi minuti i consiglieri rimasti hanno creduto di poter votare in modo celere i rimanenti 40 emendamenti, ma il rientro di Sonia Migliore ed Elisa Marino, che nonostante le molte ore di discussione alle spalle stoicamente decidono di continuare ad illustrare le proposte della minoranza, rallenta nuovamente la durata dei lavori ed anzi riaccende i toni. Una serie di emendamenti incentrati sul settore sociale impegna l’amministrazione agli straordinari. Migliore e Marino, all’ennesima mancata risposta circa la composizione di alcuni capitoli dedicati in particolar modo alle risorse per i cittadini indigenti, chiedono la presenza dei revisori dei conti e del dirigente del settore dei Servizi sociali in aula. “I dirigenti hanno il dovere di essere presenti a supporto dell’amministrazione – ha dichiarato Sonia Migliore –  per sopperire a questo assordante silenzio da parte del sindaco e dell’assessore Martorana, vista l’assenza anche dell’assessore al ramo”. Intorno alle 23 la minoranza si ricompatta e assiste all’arrivo dei dirigente al ramo Santi Distefano il quale illustra le disposizioni da parte degli uffici. “Scopriamo finalmente – ha commentato Sonia Migliore – che del capitolo relativo agli aiuti per gli indigenti su 208mila euro solamente 64mila sono impegnati mentre nel capitolo di sussistenza economica su 454mila euro solo 267mila. Una assurdità, a fronte della folta platea di famiglie in difficoltà questa amministrazione preferisce tenere i soldi in cassa. Mai avvenuto un simile scandalo”. “E questo sarebbe il Bilancio della solidarietà – ha aggiunto Giuseppe Lo Destro di Ragusa domani – vedremo nel consuntivo dove finiranno queste somme”.  “Una manovra indegna – ha esclamato Angelo Laporta di Territorio – fuori da queste mura le persone piangono e probabilmente siamo gli unici che ce ne preoccupiamo”.
Totalmente opposta la percezione degli esponenti della maggioranza. “Siamo soddisfatti per aver approvato questo atto – ha sottolineato Massimo Agosta, M5s – sebbene la manovra sia risultata blindata in molti capitoli dati gli impegni già presi dall’amministrazione. Abbiamo infatti chiesto che il prossimo bilancio sia redatto nei primi mesi del 2014 in modo da poter incidere maggiormente sulle scelte politiche per la città. Apprezziamo il lavoro svolto dalle opposizione anche se non abbiamo condiviso la loro scelta, strumentale, di insistere con la discussione di tutti quegli emendamenti che avevano ricevuto pareri negativi da parte dei revisori dei conti”. “Oggi in quest’aula diamo una prova di grande responsabilità nei confronti della collettività iblea – ha sottolineato Carmelo Ialacqua di Movimento città -. Ricordo che l’ultimo bilancio di previsione era stato votato un anno e mezzo fa. Sfugge all’opposizione il fatto che abbiamo lavorato ad un bilancio in piena emergenza, figlio della gestione commissariale e nipote delle scelte poco condivisibili delle passate amministrazioni, compreso l’abbandono del Comune da parte di un sindaco che ha tradito gli elettori per scelte di convenienza politica. Noi abbiamo lavorato affinchè questa città abbia finalmente un bilancio concreto, per poi chiudere questa bruttissima pagina di Ragusa e cominciare a fare quello per cui siamo stati votati: ridare slancio ad una comunità negli anni mortificata”.