La polizia di stato sventa un furto di cavi elettrici dell’alta tensione di proprietà dell’Enel

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La notte tra sabato e domenica, alle ore 04:50 personale in servizio di volante è intervenuto in Contrada Piraino, territorio di Chiaramonte Gulfi, dove era stato segnalato un furto in atto di cavi elettrici dell’alta tensione.

I cavi oggetto del furto erano quelli che  forniscono l’energia elettrica alla zona.  

La volante intervenuta ha notato alcune persone che alla vista della pattuglia si sono dileguate nelle campagne e favorite dall’oscurità della notte sono fuggite.

Nel contempo perlustrando la zona sono stati rinvenuti 800 metri di cavi di rame dell’alta tensione già tagliati ed accatastati sul ciglio della strada, pronti per essere portati via.

Inoltre, sono state rinvenute, ancora poggiate sui tralicci, alcune scale in legno nonché altro materiale utile per perpetrare il reato: cesoie, guanti isolanti e bastoni in legno.

I cavi elettrici rinvenuti sono  stati consegnati al reperibile dell’Enel, contattato nel contempo, per il ripristino della linea elettrica. Scongiurato così un blackout nella zona.

 

 

Sabato pomeriggio personale del commissariato appartenente alla sezione pg ha rintracciato presso l’abitazione di un ragazzo una minore che era stata segnalata come allontanata volontariamente dalla propria abitazione dai genitori lo scorso venerdì.

Il personale intervenuto, ricostruendo le amicizie della giovane 16 enne ha individuato l’abitazione di colui che era stato indicato come il giovane fidanzatino della ragazza; lì effettivamente la ragazza è stata trovata e successivamente riaffidata ai genitori.

 

 

 

 

Alle ore 02:05 odierne personale in servizio di volante interveniva presso lo stradale Comiso-Chiaramonte ove era stato segnalato un incendio in corso in una officina meccanica. Sul posto i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio che aveva danneggiato un autovettura ar 147 di proprietà di una donna comisana che era stata lasciata lì da tempo per le riparazioni. I vigili del fuoco riferivano la natura presumibilmente dolosa dell’incendio anche perché l’auto era priva della batteria.