L’imbattuta Aretusa sbanca pure il PalaPadua

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– L’imbattuta capolista Aretusa coglie il quattordicesimo successo di fila, violando il parquet della Nova Virtus che incappa nel secondo stop stagionale, sempre contro i siracusani e, causa la penalizzazione, vede ora a rischio pure il secondo posto nel sottogirone, insediato da Gravina, ieri invero “gabbata” dalla Pgs Sales.
C’era tanta attesa per il big-match, ma di squadra “vera”, in campo, se ne è vista una sola: l’Aretusa. Un roster compatto, profondo, che gioca coralmente e che ha un’autentica stella, ossia il marziano Alessandro Agosta, il faro che ispira tutti i compagni. Dall’altro lato, invece, si punta quasi esclusivamente sul gioco perimetrale e sugli acuti dei singoli, tant’è che alla fine, in una serata assai grigia per quasi tutti, si esalta (si fa per dire) solo il giovanissimo Vito Ferlito. Male, malissimo tutti gli altri, con qualche minuto d’estasi per Andrea Sorrentino, poi sostanzialmente messo out, nel momento in cui realizzava la migliore performance serale, da una brutta botta alla caviglia.
La cronaca: effimero 2-0 dei locali al via, poi è solo e soltanto l’irrefrenabile Alessandro Agosta che ne mette 14 nel “tempino”, provoca subito i due falli di Teo Distefano e addirittura i tre di Ale Sorrentino. Al totem in casacca nera dà una buona mano il play Carpinteri, mentre la difesa virtussina arranca malamente e l’attacco spadella da ogni dove, con conclusioni individuali troppo spesso affrettate e forzate. Senza contare le palle perse. La platea siracusana è in estasi per il volo dei neri di coach Paolo Marletta (14-29 al 10’) che toccano il top al 14’ sul 16-33 con Alescio. Ora si segna assai meno, visto che Ragusa ha finalmente tirato su le serrande difensive, ma è sempre la leader del sottogirone a dettare legge al riposo lungo (28-40).
Alla ripresa, arriva l’attesa e ovvia reazione biancazzurra con un parzialone di 15-3 e Teo Distefano che griffa persino il sorpasso (44-43 al 27’), l’ultimo però della Nova Virtus. Andrea Sorrentino, ispiratore della rimonta, infatti, si è fatto male. La Nova Virtus sembra poter comunque ben contrapporsi, ma l’impatto in gara di Alessandro Ferrera (nato e cresciuto cestisticamente proprio nelle giovanili Virtus) e soprattutto del secondo baby play, Umberto Boscarino, è devastante e consente all’Aretusa di rimettere subito la freccia. La Nova Virtus impatta nuovamente (51-51 (29’) e resta a galla (51-53 al 30’), ma barcolla paurosamente all’alba dell’ultima frazione sulla bomba chirurgica di Ferrera (53-58 al 33’). Licitra lo emula dall’arco grande, rientra pure “Zorro” Sorrentino, ma in casa Nova Virtus si perdono troppi palloni in attacco e si continua a “sparacchiare” dal perimetro (61-66 al 36’). Non si segna su entrambi i fronti per due minuti, poi arriva un nuovo break aretuseo, ma “Zorro” ci mette la toppa con un siluro (66-68 ad 1 minuto e 14 dal gong) grazie anche a Licitra che ruba un paio di buone palle. E’ l’esperto Bonaiuto (prezioso anche l’apporto dell’altro “vecio”, Ciccio Messina), a stroncare le gambe ai virtussini con un piazzato dalla media, giusto a un minuto dalla fine. I locali, infatti, si sono spenti da tempo, non ne imbroccano più una, mentre la super-capolista dimostra di poter gestire con nonchalance anche dalla linea della carità.