Ladro individuato grazie alle telecamere di videosorveglianza

10

Gli uomini della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ragusa hanno denunciato S.G. di anni 17 per furto.
In data 22 gennaio uno sfacciato ladro si è introdotto durante l’orario di apertura presso una palestra di Ragusa approfittando della rispettabile clientela che a tutto poteva pensare salvo che anche gente del genere si introducesse in luogo sempre stato sicuro.
Alle ore 20.00 circa c’era molta confusione, chi entrava e chi usciva, ma lui, senza alcun timore, cappuccio della felpa in testa per coprire il viso, si avvicinava alle cassette di sicurezza dove i clienti lasciano i propri oggetti di valore e forzandone una con chiave adulterina riusciva ad appropriarsi di un cellulare, un portafogli e delle chiavi della macchina. Dalle immagini dell’impianto di videosorveglianza, si evince che il giovane l’ha fatta franca per pochi secondi, considerato che non appena ha messo gli oggetti in tasca, arrivava il proprietario che nell’aprire la cassetta credeva di aver erroneamente preso un’altra chiave ma invece era la vittima.
Nonostante avesse commesso il furto, il giovane impenitente continuava a permanere li per “gustarsi” le reazioni della vittima del reato appena commesso. Il minore, inoltre, chiedeva aiuto ad una delle dipendenti per farsi aprire la cassetta da lui utilizzata, come a voler dimostrare fossero difettose ben sapendo che aveva già perpetrato il furto. Dalle immagini si nota ancora che con assoluta freddezza si allontana mostrando quasi stupore per quanto accaduto alla sua vittima.
Il giovane non aveva fatto i conti con la Polizia di Stato che oltretutto era presente sul posto con un Ufficiale di Polizia Giudiziaria della Squadra Mobile libero dal servizio che appresa la notizia si metteva subito a lavoro. Il tempo di elaborare le immagini e grazie all’ottima collaborazione dei dipendenti ed alla conoscenza dei soggetti che risiedono a Ragusa (il giovane era conosciuto alla Polizia di Stato), ieri sera si procedeva alla perquisizione domiciliare dell’abitazione del minore. Lo stesso non appena la Polizia si presentava alla sua porta, dapprima tentava di sviare le indagini asserendo di non aver fatto nulla, poi dichiarava di aver preso le cose per errore, ma alla fine dei conti, incalzato dagli investigatori della Squadra Mobile non gli restava che ammettere di aver commesso il furto dichiarando inoltre di aver gettato documenti, cellulare e chiavi dell’auto tenendo con se il denaro.
Nei suoi confronti verrà celebrato un processo per furto aggravato e la Procura della Repubblica dei Minori presso il Tribunale di Catania è già stata informata per un eventuale collocamento in comunità.
La Polizia di Stato grazie alla collaborazione dei dipendenti e dall’impianto di videosorveglianza è riuscita a far luce su un furto che sarebbe costato centinaia di euro alla vittima se non fosse stato individuato l’autore e recuperata la refurtiva già restituita.
Ancora una volta si sottolinea l’importanza degli impianti di videosorveglianza che consentono di poter individuare gli autori di diverse tipologie di reato con la possibilità di un collegamento diretto alla Sala Operativa del 113 della Polizia di Stato.