Fiato sul collo ai rumeni: un’altra denuncia

0

Continuano le attività di controllo da parte della Polizia di Stato di soggetti di etnia rumena presenti sul territorio ipparino.

Nella giornata di ieri sono state effettuate altre perquisizioni domiciliari che avevano come principale obiettivo il controllo di soggetti di etnia rumena conosciuti alle forze dell’ordine come autori di reati.

Ieri pomeriggio in via De Chirico personale della Polizia di Stato ha effettuato una nuova perquisizione domiciliare a casa della donna che alcuni giorni prima era stata denunciata per il possesso delle armi, delle munizioni  e del pc rubato.

In tale circostanza è stato trovato all’interno il convivente della donna I.B. nato in Romania il 1982.

La perquisizione è stata effettuata alla sua presenza e durante l’atto gli operatori di Polizia si accorgevano che un cavo elettrico che fuoriusciva da casa della donna si collegava direttamente al palo esterno dell’ENEL senza passare da un contatore.

Veniva richiesto l’intervento di personale specializzato di quell’ente che si accorgeva che effettivamente era in corso un furto di energia elettrica.

L’uomo spontaneamente dichiarava di aver effettuato lui il collegamento e pertanto veniva denunciato per furto.

Nel contempo veniva effettuata la perquisizione domiciliare che ancora una volta dava i suoi frutti.

Venivano infatti rinvenuti oggetti atti allo scasso tra i quali cesoie ed anche un flex; poiché l’uomo ha precedenti specifici per reati contro il patrimonio gli attrezzi sono stati sequestrati e oltre che per il furto di energia I.B. è stato denunciato per possesso di arnesi atti allo scasso.

Condotto nell’Ufficio di Polizia per essere debitamente identificato e sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici, l’uomo è risultato essere anche destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale con divieto di reingresso in quanto soggetto che era ritenuto pericoloso per l’incolumità pubblica.

Pertanto nei suoi confronti il Prefetto della provincia di Ragusa ha emesso un nuovo decreto di allontanamento dal territorio nazionale per motivi  di ordine e sicurezza che dovrà essere ottemperato dal rumeno entro trenta giorni.