Ristrutturazioni nei centri storici, si sbloccano i fondi della 61/81

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Un milione di euro proveniente dalla Legge 61/81 sarà immesso nel circuito economico della città di Ragusa, a questi vanno aggiunti almeno un altro milione e mezzo, due milioni di euro che arriveranno direttamente dagli investimenti privati. E’ quanto stabilito dalla giunta comunale, su precisa richiesta del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle. Si tratta delle somme apposte nello specifico capitolo della legge 61/81 e che riguardano il contributo per quanti hanno formulato domanda per la ristrutturazione esterna delle facciate e per la sistemazione degli interni degli immobili ricadenti nei centri storici di Ragusa Superiore e Ragusa Ibla. Gli stessi sono già inseriti nella graduatoria dallo scorso giugno, peraltro consultabile on line nel sito del Comune. Adesso è arrivato il via libera da parte dell’Amministrazione agli uffici per mettere a disposizione nell’immediato tali somme, che saranno assegnate seguendo i dettami tecnici previsti dalla stessa legge 61/81 in materia, consultabili sempre nel sito del Comune di Ragusa.

“Si tratta – ha commentato all’unisono il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle – di una grossa boccata di ossigeno a favore dei cittadini  di Ragusa che hanno presentato domanda per ottenere parte dei fondi per procedere con le ristrutturazioni in oggetto. L’Amministrazione ha sbloccato un iter piuttosto articolato ma che adesso darà a un congruo numero di residenti, proprietari di immobili ricadenti nei centri storici, la possibilità di poter procedere al recupero dell’edilizia privata abitativa del centro storico e per il restauro delle facciate. Ancora una volta, in questo modo, si conferma la valenza normativa della Legge su Ibla che consentirà di poter procedere a tali ristrutturazioni e in modo contestuale doterà anche i nostri centri storici di poter vantare immobili ristrutturati e belli alla vista, sia interna che esterna. L’Amministrazione – ha concluso il gruppo consiliare – ha in questo modo anche verificato l’utilità dello strumento normativo, dimostrando con i fatti che non corrisponde al vero che i finanziamenti regionali giacciono inutilizzati per mancanza di programmazione. Immaginare un milione di euro da immettere nei circuiti economici ragusani, ai quali si aggiungeranno gli investimenti dei privati, se si considera soprattutto l’indotto a cui andranno, rappresenta un considerevole imprimatur finanziario che, in questo periodo in cui anche il settore edile è in costante sofferenza come dimostrato dalle associazioni di categoria, può fare la differenza”.

 

Gruppo consiliare Movimento Cinque Stelle