Il Catania a Ragusa, “ritiro blindato”

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E’ un ritiro blindato quello che il Catania sta svolgendo in questi giorni a Ragusa. Blindato l’hotel dove alloggia la truppa rossazzurra, il resort Poggio del Sole, blindato l’Aldo Campo dove gli uomini di Maran stanno preparando la proibitiva sfida di domenica alla Juventus. Doppie sedute e soprattutto isolamento dal mondo per ritrovare la concentrazione e  i punti che servono ad alimentare il sogno salvezza. Il presidente Pulvirenti ha scelto personalmente Ragusa preferendola al classico ritiro di Torre del Grifo. Probabile che nella scelta abbia influito l’amichevole disputata due stagioni or sono per celebrare la promozione in serie D del Ragusa di Pino Rigoli, il quale potrebbe essere stato un perfetto “trait d’union” tra la società rosso azzurra e l’ambiente ragusano nell’organizzazione del ritiro. L’anno scorso già un’altra squadra di serie A, il Torino, scelse Ragusa per svolgere il ritiro invernale. E guarda caso alla riprese del campionato i granata giocarono al Massimino contro il Catania. Probabile che in quell’occasione qualcuno dei dirigenti catanesi, parlando con un collega granata abbia saputo dell’ottima accoglienza della città e dell’organizzazione messa in campo dai ragusani. Non essendoci poi squadra a Ragusa il terreno da gioco è sempre libero e ciò consente a Maran di pianificare al meglio le sedute di allenamento. Rolin è rientrato in gruppo dopo l’assenza contro il Sassuolo mentre non fanno ancora parte della comitiva Almiron, Castro, Frison e Spolli che non saranno a disposizione del tecnico rosso azzurro domenica sera. Nel frattempo continua a gonfie vele la prevendita di biglietti. Ne rimangono pochissimi per le due curve e le tribune A e B mentre è stato autorizzato l’ampliamento di altri 200 posti per il settore ospite viste le tantissime richieste di tagliandi che stanno arrivando da parte dei vari Juventus Club di tutta la regione.