Continuano le perlustrazioni del territorio alla ricerca di ladri di rame

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Continuano senza sosta le attività di controllo da parte della Polizia di Stato di soggetti di etnia rumena presenti sul territorio ipparino dediti alla commissione di furti di rame ed in particolar modo di furti di cavi elettrici dell’ENEL che tanto disagio creano alla cittadinanza lasciando intere zone per lunghi periodi prive di energia elettrica.

Ieri sera verso le ore 21:30 personale della Polizia di Stato mentre si trovava nella frazione di Pedalino notava ferma un’autovettura ben nota allo Polizia in quanto era una Fiat Bravo di colore nero in uso ad un noto pregiudicato rumeno.

Considerato che nella zona sono stati commessi furti alle diverse dorsali di media tensione elettrica dell’ENEL, che li insistono e che sono assemblate con cavi intrecciati composti esclusivamente da rame nudo, considerato dai ladri come “oro rosso” a causa dell’ingente valore che ha sul mercato nero (viene venduto dai sette agli otto euro al chilo), gli agenti avvisavano l’ufficio di Polizia e al fine di organizzare ed effettuare un servizio di appostamento per individuare gli eventuali autori del furto.

Durante il lungo appostamento, durato sino alle ore 04:25 della notte seguente, i poliziotti notavano avvicinarsi all’autovettura tenuta sotto controllo due individui, i quali entravano all’interno della stessa.

Subito dopo si mettevano in movimento, imboccando una strada sterrata che unisce la via XXV Aprile con la S.P. 30.

Per poter fermare l’autovettura gli agenti provvedevano a cinturare la zona e notavano inoltre che la vettura in movimento era notevolmente bassa nella parte posteriore, pertanto supponevano che a bordo del veicolo fosse stata caricata della refurtiva.

Dopo qualche chilometro di pedinamento, i poliziotti tentavano di simulare un sorpasso per accertare chi fosse alla guida del veicolo; durante tale fase, esattamente non appena affiancato il veicolo da superare, il conducente di quest’ultima riconoscendo l’auto della Polizia effettuava una manovra repentina cercando di fare andare fuori strada gli agenti sterzando bruscamente a sinistra per sbattere contro il  mezzo della Polizia.

Il veicolo, vista la manovra azzardata, riusciva a mettersi nuovamente davanti a quello degli agenti aumentando la propria andatura con l’intento di fuggire. L’inseguimento durava per alcuni chilometri sino a quando la Fiat Bravo si immetteva in una strada sterrata;  a quel punto i fuggitivi, capendo di non poter andare via con il prezioso carico, si buttavano fuori dall’autovettura mentre era ancora in marcia; l’autovettura senza controllo andava a sbattere contro una Fiat Panda di proprietà di un privato cittadino. I due individui si davano a precipitosa fuga dileguandosi nelle piantagioni ivi esistenti facendo perdere le loro tracce favoriti ancora dall’oscurità della notte.

All’interno dell’auto gli agenti però recuperavano 450 kg di rame raccolto in 13 matasse che erano stati rubati proprio dalle dorsali della media tensione dell’ENEL.

Già in mattinata è stato contattato personale di quell’ente per poter restituire il rame rubato e permettere così di ripristinare l’energia nella zona interessata.

Sono state rinvenute anche diverse scale in legno ancora sul luogo del furto utilizzate dai ladri per raggiungere i cavi dell’ENEL e poterli tagliare agevolmente.

Ovviamente proseguono le indagini per rintracciare gli autori del reato.