Ancora sbarchi e ancora indagini. Uno scafista egiziano ammette tutto

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L’unico egiziano tra centinaia di eritrei. Una singolarità che ha messo nell’immediato gli investigatori della squadra mobile, carabinieri e finanzieri, in allerta nei confronti di un 28enne, reduce di uno degli sbarchi avvenuti mercoledi scorso a Pozzallo. Isolato dal gruppo, il giovane egiziano è stato interrogato. Questi avrebbe dichiarato di essere lo scafista dell’imbarcazione, ma di averlo fatto perché pesantemente minacciato dall’organizzazione criminale. Una ricostruzione dei fatti che, però, nel corso del serrato interrogatorio ha cominciato a vacillare, tant’è che in diversi momenti l’egiziano sarebbe caduto in contraddizione. In modo contestuale, inoltre, gli inquirenti hanno acquisito le dichiarazioni degli altri migranti, tutti eritrei, che confermavano il ruolo del presunto scafista. La perquisizione fatta nei momenti successivi allo sbarco ha consentito agli investigatori di acquisire importanti elementi probatori. Infatti l’egiziano era in possesso di 1.000 dollari ed un cellulare con diversi sms, dai quali è stato possibile appurare che dalla Libia venivano richieste informazioni sul viaggio e sul loro arrivo. Dall’ulteriore esame dei cellulari sottoposti a sequestro, è stato possibile esaminare – riferiscono gli investigatori – le conversazioni degli scafisti con il resto dell’organizzazione, tra cui anche le informazioni relative al fatto che i criminali avrebbero percepito ingenti somme di denaro, circa 2.000 dollari a passeggero. Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Modica a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea. Intanto ieri, primo maggio, il porto di Pozzallo è stato nuovamente interessato agli sbarchi. Ne sono avvenuti due per un totale di 250 immigrati, sistemati nel cpa di Pozzallo dove vi sono presenti, complessivamente, circa 350 clandestini, e un’altra parte è stata trasferita nella struttura di contrada Cifali, a Comiso, che conta circa 300 immigrati. In modo contestuale sono stati organizzati trasferimenti in charter con destinazione strutture del Nord Italia. Trasferimenti che sono in corso anche oggi.