Comiso, battaglia per il decoro: “Civiltà è pulire quando i rispettivi animali sporcano”

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La civiltà di una comunità passa anche attraverso la pulizia della propria città, compresi gli escrementi dei cani padronali. Ne è convinto l’assessore alla Polizia Municipale Fabio Fianchino che ha raccolto le lamentele di numerosi cittadini, sollecitando gli uffici competenti a far rispettare le regole e, qualora fossero violate, applicare le sanzioni previste.

Questa la sua nota alla stampa:

L’obiettivo dell’Amministrazione è quello di educare la cittadinanza a una certa coscienza civica.
Non ci divertiamo a irrogare le sanzioni amministrative, però, la legge, in quanto tale, va rispettata e i nostri agenti sono chiamati a far osservare le normative vigenti. Spero che questa regolamentazione spinga i proprietari dei cani, affinché tutti possano vivere in una città pulita, a capire e accettare di buon grado il fatto di dover pulire quando i rispettivi animali sporcano. Approfitto, inoltre, per ricordare che l’inserimento del microchip con l’iscrizione all’anagrafe canina non è una scelta del padrone, bensì è obbligatorio per legge.
Le finalità sono diverse e importanti: in caso di smarrimento si può risalire alle generalità del proprietario, è un deterrente per i furti e contro l’abbandono dei propri animali e, dunque, contro il randagismo.