PmiSicilia: la proposta di Bankitalia sull’anatocismo bancario penalizza le Pmi e le famiglie

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Dott. Roberto Biscotto - vice presidente nazionale PMITALIA (piccole e medie imprese)

L’intervento dell’organismo era stato richiesto con la legge di stabilità 147/2013 per stabilire le modalità e i criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere nell’esercizio dell’attività bancaria. Nel frattempo, in attesa di questa decisione, le banche hanno continuato ad applicare la vecchia disciplina, la cui incertezza ha alimentato il contenzioso con i clienti.

“La soluzione proposta da Bankitalia – afferma il vice presidente di PMISICILIA Roberto Biscotto – cerca in teoria di assicurare un equilibrio di interessi tra intermediari e clienti ma in realtà non cancella l’odiosa prassi di effettuare l’anatocismo e cioè di conteggiare interessi sugli interessi. Una pratica che è espressamente vietata dall’articolo 120, comma 2 del Tub (testo unico bancario) e che continua a penalizzare i consumatori e le piccole e medie imprese con grave danno alla loro attività, infatti, ci sono numerose sentenze della Cassazione che hanno condannato tale operato irregolare da parte degli istituti di credito.

Alla luce di tutto questo PMISICILIA, attraverso i suoi organismi nazionali (PMITALIA), ha già espresso il proprio parere nella pubblica consultazione chiedendo semplicemente il rispetto dell’art. 120 comma 2 del Tub che recita testualmente:

Il CICR stabilisce modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni poste in essere nell’esercizio dell’attività bancaria, prevedendo in ogni caso che: a) nelle operazioni in conto corrente sia assicurata, nei confronti della clientela, la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori sia creditori; b) gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori che, nelle successive operazioni di capitalizzazione, sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale”.

Nella proposta che PMITALIA ha presentato a Bankitalia si sottolinea che “gli interessi contabilizzati divenuti esigibili possano essere addebitati sul conto corrente dell’impresa al fine di evitare disagi sia all’impresa stessa sia alla banca; al contempo nelle operazioni in c/c sia assicurato nei confronti della clientela che tali somme non vengano capitalizzate e quindi vengano escluse dal calcolo annuale degli interessi”.

“Auspichiamo – aggiunge Biscotto – che le altre associazioni di categoria e dei consumatori si attivino per far fronte comune a sostegno dell’iniziativa. Nel contempo chiediamo al Governo, che svolge un ruolo fondamentale all’interno del Comitato interministeriale (Cicr), di aprire urgentemente un tavolo di confronto sulla questione in modo da individuare la soluzione più immediata e avere le nuove norme vigenti per gli interessi che matureranno dal 1° gennaio 2016. Viceversa se le linee guida poste in consultazione da Banca d’Italia venissero confermate dal Cicr – conclude il vice presidente di PMISICILIA – l’anatocismo verrebbe di fatti confermato, legittimato e tutelato”.