Dimensionamento scolastico. Il ‘San Biagio’ a muso duro: “Così scompariamo”

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Dimensionamento, protesta il San Biagio

Il  Collegio Docenti ed il personale A.T.A. dell’Istituto Comprensivo “San Biagio” di Vittoria sul sentiero di guerra contro l’amministrazione comunale di Vittoria e il piano di dimensionamento scolastico che “gambizza questo istituto”.

In una lettera aperta si legge infatti che il collegio ritiene necessario informare la stampa circa  i nuovi risvolti causati  dallo “scellerato e non concordato, né con i Dirigenti né con le parti sociali,  piano di Dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica cittadina imposto dall’Amministrazione Comunale di Vittoria, ed approvato dall’Assessorato Regionale  con  Decreto Assessoriale  n° 182 del 27/01/2016, pubblicato in data 03/02/2016. Il tutto, nella speranza che la stessa abbia grande eco a livello regionale,  in quanto mette in evidenza le grandi penalizzazioni che l’Istituzione in oggetto ha subito e subirà nel corrente anno scolastico  e negli anni a venire, decretando la definitiva chiusura di un prestigioso e storico Istituto della Città”.

Disappunto dunque da parte dei docenti dell’Istituto Comprensivo “San Biagio” per il piano di ridimensionamento della rete scolastica così come proposto dall’Amministrazione Comunale e come approvato dall’Assessore regionale all’Istruzione, per nulla risponde, si legge nella nota, alle esigenze delle risorse scolastiche cittadine. Secondo i docenti della “San Biagio”, questo piano non è stato concordato o condiviso neanche con i genitori, oltre che con docenti e dirigenti scolastici, e il rischio concreto è quello della chiusura definitiva dello storico istituto di Vittoria.

Ecco il punto descritto nella lettera aperta dai docenti: “Dal nuovo assetto determinato, ne consegue che la Scuola San Biagio, storico avamposto di Legalità per la posizione dove è ubicata e che da sempre costituisce per il quartiere un presidio di legalità e promozione di valori e di rispetto delle regole e di promozione umana, viene penalizzata a tal punto che se ne è sostanzialmente decretata la fine.

Il San Biagio, già Istituto Comprensivo in tempi non sospetti, uno dei pochi della Città, è stato privato del suo naturale bacino di utenza che da sempre è stato il “L.Radice” plesso del Secondo Circolo ed il “Caruano” che, diventato Istituto Comprensivo, assorbirà al suo interno le classi quinte del plesso che diventeranno prime secondarie. Noi pensiamo che il piano, per sanare la situazione di alcune scuole, non doveva decretare la fine di altre.

Il panorama appare adesso, a piano approvato, fortemente penalizzante da diversi punti di vista: una scuola media storica che scompare, in ragione della necessità di verticalizzazione in Comprensivi di tutte le scuole, ma questa ragione sembra applicata in modo schizofrenico solo per alcune scuole e non per tutte, e di contro si profilano all’orizzonte mega-scuole da un lato e dall’altro chi era già un Comprensivo, come la nostra Scuola, viene sostanzialmente gambizzato. Senza contare che da sempre la nostra Scuola è la più penalizzata dal punto di vista delle strutture, siamo da sempre allocati in un edificio prestigioso dal punto di vista storico ma assolutamente inappropriato per il suo scopo d’uso, privi di spazi adeguati, parcellizzati su quattro sedi, con una scuola Primaria sacrificata in una sede assolutamente penalizzante che ne ha compromesso la crescita, e una scuola dell’Infanzia altrettanto sacrificata in spazi al limite della decenza.

Noi crediamo che sia ingiusto e colpevole che per salvare una ‘persona malata’ se ne uccida ‘una sana’ e che bisognava fare i conti con l’identità e la storia di ogni scuola. Chiediamo, in questa rivendicazione di un diritto negato, il diritto a non scomparire, l’aiuto ed il sostegno di tutti coloro che in questi anni, a vario titolo, hanno collaborato con la nostra Scuola: Associazioni, Enti, Club, singole persone, professionisti, genitori, colleghi”.