Gli italiani spenderanno 10 miliardi per le feste di Natale. E i ragusani?

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“Dai regali, agli addobbi per la casa, a pranzi e cene, complessivamente la spesa delle famiglie italiane per le feste di Natale si attesterà sui 10 miliardi di euro”. Lo rende noto il Codacons che rileva luci ed ombre perché “se da un lato i cittadini prevedono di spendere più dello scorso anno per il cenone, per i viaggi e per l’acquisto di prodotti hi-tech, dall’ altro non ci sarà un aumento degli acquisti per i regali, con una spesa che rimarrà stabile rispetto al 2016, mentre si ridurrà il budget da dedicare all’albero di Natale e agli addobbi per la casa”.

Quello al quale, naturalmente, gli italiani proprio non rinunceranno sarà la tradizione a tavola: nel settore alimentare si prevede una crescita del 2,8% rispetto al 2016 e quasi 2,9 miliardi di euro di alimenti e bevande.

Per quanto riguarda i regali, 1 su 3 sarà scelto sul web. A tal proposito, si legge sempre sul sito del Codacons, “arriva la stima di eBay: «Nel 2017, si prevede una spesa complessiva di quasi 8,2 miliardi di euro che tradotta in spesa media pro-capite si aggira attorno ai 211 euro».

E a livello provinciale? Cosa si prevede, per queste festività ormai imminenti, in provincia di Ragusa? Dall’Ascom fanno sapere che la situazione è statica e non si registrano grossi movimenti, ma i numeri sono positivi e in linea, più o meno, con quelli del Paese. Nel 2016, infatti, si è registrato un trend di circa l’1% in più rispetto al 2015 e quest’anno ci si aspetta la stessa cosa. Pertanto, rispetto al 2015, siamo ad un +2%. Il dato riguarda la spesa complessiva, quindi sia quella per i regali che per gli acquisti per pranzi e cene.

Un aspetto da non sottovalutare, però, è quello relativo al Black Friday. Non che i ragusani si siano fiondati nei negozi per fare in anticipo i loro regali di Natale approfittando delle offerte, ma sono stati veramente in tanti coloro che ne hanno approfittato per rifarsi il look, dall’abbigliamento alle scarpe passando per gli accessori. Il venerdì nero, dunque, si potrebbe rivelare un’arma a doppio taglio, capace di dare ossigeno alle casse dei commercianti ma anche di rosicchiare una fetta importante di guadagni del periodo prenatalizio. Anche perché i primi di gennaio cominceranno ufficialmente i saldi di fine stagione, quindi in molti potrebbero decidere di bypassare il periodo che va dal Black Friday all’inizio del nuovo anno, se gli acquisti non sono urgenti e necessari.