Massimo Flaccavento, da Ragusa alla conquista del vulcano Tupungato in Sud America

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Foto tratta dalla pagina Facebook di Max Flaccavento

Il ragusano Massimo Flaccavento, guida vulcanologica 39enne, sta affrontando in questi giorni una tra le più alte montagne dell’America del Sud: il Tupungato.

Un vulcano alto ben 6570 metri sul livello del mare che si trova a cavallo tra due Stati, al confine tra la regione di Santiago, in Cile, e la provincia argentina di Mendoza, che Massimo ha deciso di ‘conquistare’ grazie a una lunga esperienza. Sono infatti, 24 anni che si dedica all’arrampicata su roccia. Una passione che ben si sposa con il suo lavoro di guida vulcanologica sull’Etna e sullo Stromboli.

E adesso una nuova sfida!

La scalata è cominciata proprio ieri, venerdì 25 gennaio. Massimo è partito da quota 2mila metri e proverà a raggiungere la cima.

Ecco cosa scriveva sulla sua pagina Facebook poco prima di partire per l’America del Sud:

“Dopo una lunga stagione di lavoro trascorsa sull’Etna e sullo Stromboli, ecco finalmente l’inverno.
L’inverno si, quel periodo dell’anno che per me significa vivere la grande passione della mia vita: la Montagna!

Domani, giorno 21 gennaio parto, e la mia destinazione sarà il Cile in sud America. L’obbiettivo di questa spedizione è il vulcano Tupungato, 6570 m.s.l.m.
Si tratta di un imponente strato vulcano ormai estinto ubicato tra il confine Cileno-Argentino. 
Avrei potuto scegliere un obbiettivo più famoso, ma il Tupungato essendo poco conosciuto e di conseguenza meno frequentato rispetto alle grandi cime delle Ande, ha subito acceso la mia voglia d’avventura. E’ proprio questo infatti il motivo principale che mi spinge dall’altra parte del mondo, l’avventura e la voglia di scoperta.
Conquistare una grande vetta è sempre motivo di soddisfazione, ma in questi viaggi non può basarsi tutto sul raggiungimento della cima.
E’ necessario infatti essere pronti a tutto, anche a saper rinunciare alla vetta se per qualche motivo diventa impossibile raggiungerla. Parto dunque motivatissimo, ma carico anche di una buona dose di umiltà, perché di fronte alle grandi altezze siamo ben poca cosa. Se avrò il privilegio di arrivare in vetta sarà una grande ricompensa, ma in caso contrario sarà stata comunque una grande esperienza poiché la montagna è sempre una grande scuola di vita!

Ne approfitto adesso per ringraziare chi ha deciso di supportare con entusiasmo questo mio progetto, ovvero il sogno non di un grande atleta, ma bensì di un semplice ma grande appassionato di montagna…”

Sarà un percorso lungo, in termini di chilometri e di tempo (si prospettano circa 14 giorni di cammino) e solitario.

Ma Massimo non è nuovo a questo genere di imprese: dalle Alpi, al Perù all’Ecuador, sono solo alcuni dei luoghi in cui si è avventurato.

E adesso una nuova impresa in Sud America.

Buona fortuna Massimo!