Malattie infettive di Ragusa, un reparto senza certezze per il futuro

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Continuano a rincorrersi le voci di un possibile trasferimento del reparto di Malattie Infettive di Ragusa a Modica.

Voci che vanno avanti ormai da 4 anni, ma che sono diventate più insistenti dal trasferimento del reparto dall’Ospedale Civile al Maria Paternò Arezzo di Ibla in occasione dell’apertura del Giovanni Paolo II. Uno dei punti dolenti è che al trasferimento dell’interno reparto non si è proceduto alla realizzazione di almeno una stanza a pressione negativa per isolare i pazienti, necessaria in un reparto del genere, ma che, nonostante le numerose richieste degli operatori all’ufficio tecnico, non è ancora stata realizzata. Se a questo si aggiunge che il dottor Davì è primario di Malattie Infettive ad interim di Modica e Ragusa, è facile capire perché questa situazione non fa stare nessuno tranquillo.
Né l’utenza che si troverebbe tutta indirizzata a Modica, né il personale del reparto che non ha risposte certe ma che ha visto, negli ultimi anni, il numero dei posti letto passare da 21 a 9.

Unica nota positiva è che il documento di Rete ospedaliera presentato a inizio anno riportava il reparto di Malattie infettive a Ragusa, ma per avere maggiori conferme si sta ancora aspettando l’atto aziendale.

Una risposta e una soluzione definitiva la meriterebbe certamente l’utenza, considerando che il reparto di Ragusa accoglie e cura persone da Vittoria, da Comiso oltre che dal capoluogo e dai piccoli comuni limitrofi, e la meriterebbe anche il personale che così potrebbe lavorare con serenità, per meglio prendersi cura della salute delle persone.

Si attendono dunque risposte chiare dal sindaco Cassì e dal manager Aliquò.