Si infrange il sogno scudetto per Ragusa. Schio vince il decimo tricolore

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Schio vince il decimo scudetto a Ragusa e alza meritatamente la coppa sul parquet del Palaminardi. La Passalacqua non entra in campo con il piglio giusto e si scontra con una formazione che, dall’altra parte, fa tutto quello che serve per evitare una gara5 che avrebbe potuto essere un’incognita troppo grande. Masciadri e compagne vincono con pieno merito per 62-81, cucendosi sul petto la stella del decimo tricolore. Per Ragusa il rammarico di avere perso la seconda finale scudetto consecutiva e la quarta della propria storia ma anche la consapevolezza di avere costruito nel tempo una delle realtà sportive più belle non solo della città di Ragusa ma dell’intera provincia e non solo.

“Credo che Schio abbia fatto una partita eccellente, con ottime percentuali, hanno vinto meritatamente. Ci hanno dato una bella lezione sulle letture, sullo sfruttare i vantaggi e dunque grande merito a loro. C’è grande rammarico perché ci sarebbe piaciuto combatterla meglio e portarla a gara5. E parlando di rammarichi c’è quello di gara1 che poteva concludersi diversamente. Ma mi sento di dire che Schio ci è stata superiore in alcuni settori. Vengo dallo spogliatoio delle ragazze, le ho ringraziate una per una, perché il bilancio è positivo, abbiamo vinto una coppa Italia, siamo arrivati in finale scudetto e non dobbiamo dunque dimenticare che cosa abbiamo fatto e le altre squadre, anche più accreditate di noi, che avrebbero voluto essere al nostro posto e non ci sono riuscite. Sicuramente per non avere vinto abbiamo fatto degli errori ma è chiaro che ne abbiamo fatti molti di meno di altri e questo non è un fatto scontato, non lo dobbiamo dimenticare. Mi prendo il bello della stagione consapevole del rammarico di non avere portato lo scudetto a Ragusa. Dispiace che una volta che si riempie il palazzetto non riusciamo a fornire una prestazione degna di tutta questa gente, ma lo sport è questo: si vince e si perde. Rimane ancora più fame per fare ancora meglio nel futuro. Ringrazio in primis la famiglia Passalacqua che ci dà questa possibilità, ringrazio staff tecnico e medico, e tutti coloro che a vario titolo collaborano con questa squadra, tutti i dirigenti delle varie aree. Si tratta di persone davvero splendide e professionali, nessuno escluso”.