La promozione del Sud Est. L’ottimo lavoro del vicesindaco Giovanna Licitra

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Gli obiettivi ed i primi risultati della rete dell’Unesco del Sud-Est Sicilia Val di Noto sono stati annunciati ieri mattina in conferenza stampa a Palazzo dell’Aquila, alla presenza del sindaco Peppe Cassì, del vicesindaco Giovanna Licitra, del sindaco di Siracusa Francesco Italia e dell’assessore di Piazza Armerina Ettore Messina e di Tom Van Compernolle, dell’Associazione albergatori di Noto.

11 Comuni stanno operando in stretta sinergia per la salvaguardia e la promozione dei beni Unesco partecipando alle fiere nazionali ed internazionali grazie ad un protocollo d’intesa che è stato sottoscritto lo scorso mese di febbraio a Noto. “Lo sviluppo turistico del nostro territorio paga sicuramente il gap infrastrutturale – ha dichiarato Peppe Cassì – crediamo che la sinergia con altri enti locali possa contribuire alla generale valorizzazione del Sud est in chiave turistica. Una scelta sulla quale abbiamo scommesso senza riserve”. Tra le novità emerse nel corso del confronto, “l’ottima prospettiva di partnership con aziende cinesi venuta fuori dall’ultima fiera di Shangai” come ha spiegato Van Compernolle, nonché “il coinvolgimento di un importante vettore come la Turkish Airlines” ha annunciato il sindaco Italia.

Ragusa ha stanziato 33mila euro per aderire all’iniziativa e consentire alle imprese ed al territorio di essere presenti nella promozione non più di una singola meta turistica bensì di una destinazione complessiva e ricca di suggestioni. “Un punto vincente dal mio punto di vista – ha spiegato il vice sindaco Giovanna Licitra, titolare della delega allo Sviluppo economico – non solo aver avuto la possibilità di scegliere le fiere attraverso criteri molto precisi, tenendo conto del mercato attuale per potenziarlo oltre ad esplorare nuovi mercati, distinguendo le fiere generaliste da quelle in cui si possono incontrare esclusivamente gli operatori. Fare tutto questo attraverso la qualità di Tom Van Compernolle, il quale ha dimostrato i risultati ottenuti effettivamente sulla base dei report che ci consegna periodicamente, credo sia una ottima possibilità. Ovviamente non escludo che un amministratore possa avere una importanza a livello istituzionale tuttavia credo che quello che conta è avere, all’interno di queste manifestazioni, delle persone che sanno di che cosa stanno parlando e che hanno nelle mani il mestiere della comunicazione turistica”.

Tra gli aspetti fondamentali nella programmazione dello sviluppo economico del territorio ibleo, il vicesindaco ha dato particolare rilievo al management specializzato: “Penso per esempio al management che ha fatto diventare grande Matera, è la vera scommessa da portare avanti. Per quanto riguarda Ragusa, c’è in questo anche la condivisione delle imprese e delle associazioni tutti consapevoli che per pianificare il nostro futuro non si vede andare avanti con sforzi singoli bensì con sforzi di sistema”.  L’idea è quella di individuare un manager della destinazione, “anche se il percorso non è semplice, ci stiamo lavorando. Si stanno aprendo tante strade, per un progetto grosso”. Necessario comunque arrivare a risultati anche entro il breve termine. “Gli strumenti di pianificazione richiedono anni, ma noi non abbiamo intenzione di attendere perché la città ha bisogno di una svolta. Occorre comunque innescare la cultura della rete perché una destinazione viene caratterizzata dal modo di vivere la città a 360 gradi”. “Si deve quindi cercare di chiudere il cerchio – ha proseguito Giovanna Licitra – intorno ad una destinazione che diventa interessante non solo perché ha un patrimonio artistico, culturale, o perché ha un bel paesaggio ed una costa interessante, ma anche perché è una città accogliente sotto tutti i punti di vista”.

Tra le azioni illustrate dal vicesindaco, l’istituzione di un ufficio Unesco. “È paradossale che dal 2002 non è mai stato fatto. Finalmente questo spazio fisico verrà istituito, innanzitutto per raccogliere tutto il materiale cartaceo e di programmazione che ha riguardato i nostri beni Unesco”.

Per una condivisone operativa della rete dell’Unesco del Sud-Est Sicilia Val di Noto, “ho proposto di fare una elaborazione di tutti i dati da presentare attraverso una convention oppure attraverso workshop più ristretti riservati alle imprese anche perché obiettivamente si comincia già a partire sulla programmazione 2020, sarà importante farlo con un unico concept”.