Uno stabile fuori legge. E nel supermercato alimenti scaduti da 5 anni

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Nell’ambito di mirate attività di prevenzione disposte dal Questore di Ragusa sul territorio ibleo,  è stato effettuato un controllo congiunto della Polizia di Stato (Squadra Mobile, Commissariato di P.S. di Vittoria e Polizia Scientifica), della GdF (Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ragusa e Compagnia Vittoria), nonché ASP, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale di Acate a seguito di pregressi accertamenti di Polizia Giudiziaria effettuati presso un immobile di Acate proprio dalla Squadra Mobile di Ragusa, nell’ambito dei quali erano emersi sin da subito gravi ed evidenti irregolarità strutturali, igieniche e fiscali.

La piena sinergia tra gli uffici operanti ha permesso di ripristinare la legalità.

LA GENESI

Nell’ambito di una distinta attività investigativa, in ragione della quale era necessario rintracciare un extracomunitario, gli uomini della Squadra Mobile di Ragusa si erano recati ad Acate in Via Nazario Sauro, in pieno centro cittadino.

Già dall’esterno erano evidenti le anomalie che riguardavano l’immobile; difatti si trattava di una struttura su tre livelli, l’ultimo di questi incompleto e la parte restante priva delle minime condizioni sicurezza (addirittura non vi era la ringhiera nei balconi ed il parapetto in alcuni casi era costituito da una tavola di legno fissata con fildiferro) mancavano finestre e la porta di ingresso era aperta in quanto danneggiata. Non appena entrati la prima sensazione che hanno avuto gli operatori era quella di trovarsi in un luogo utilizzato come dormitorio, poiché ciascuna stanza era chiusa dall’esterno con lucchetti e catenacci. In quello che appariva essere lo spazio comune, una sorta di salotto privo di arredi, era stata ricavata un’altra camera utilizzando dei pannelli in legno.

4 extracomunitari erano seduti a terra intenti a ascoltare musica e giocare con i rispettivi telefoni. Un quinto soggetto si trovava in cucina, anche questa priva di qualsivoglia condizione di sicurezza. Lo stato dei luoghi era pessimo, poiché oltre alle scarsissime condizioni igieniche, il piano si presentava privo di infissi, senza inferriate ai balconi e con pavimentazione mancante in vari punti della casa. Complessivamente vi erano oltre 15 camere da letto, ciascuna con 2/3 letti, quasi tutti adagiati a terra. Un cavo di rete WIFI (appeso ai balconi) collegava l’immobile con un palazzo posto sull’altro margine di via N. Sauro, attraversando la carreggiata.

I pochi extracomunitari presenti in quel momento (gli altri erano a lavoro) lamentavano che pur abitando in quello stabile da molti mesi e sebbene pagassero regolarmente l’affitto al titolare, quest’ultimo non gli aveva mai concesso di ottenere la residenza anagrafica. Tutti gli extracomunitari riferivano di pagare regolarmente l’affitto del loro posto letto (90 € al mese), direttamente al proprietario indicandolo come il titolare del minimarket che si trovava al piano terra dello stesso stabile.

IL CONTROLLO

Considerato quanto riferito da personale della Squadra Mobile, il Questore di Ragusa disponeva di procedere coinvolgendo anche la Guardia di Finanza, l’ASP, i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale del Comune di Acate.

Dal controllo operato alle 5.00 del mattino di alcune settimane fa, la Polizia di Stato ha identificato tutti i 31 presenti, stabilitisi all’interno dell’immobile da circa un anno; erano venuti a conoscenza della possibilità di affittare una stanza grazie al passaparola tra braccianti agricoli. I residenti pagavano l’affitto di 90 euro al mese al titolare del piccolo supermercato a pochi metri dall’ingresso del palazzo. Dal controllo è emerso che solo 10 avevano un regolare contratto d’affitto mentre gli altri non erano stati registrati ed il titolare percepiva il denaro in “nero”.

La Polizia di Stato ha poi condotto negli uffici del Commissariato di Vittoria due extracomunitari privi del permesso di soggiorno che sono stati subito espulsi; la Squadra Mobile ha provveduto a denunciare il proprietario per aver dato ospitalità a soggetti privi di documenti che ne attestassero la regolarità.

Considerato quanto era già stato notato durante il primo intervento, è stato necessario chiedere ausilio ad altri enti con competenze specifiche.

Pertanto, insieme alla Polizia di Stato e alla Guardia di Finanza, hanno operato il Servizio Igiene Ambienti di Vita ed il Servizio Veterinario dell’A.S.P. di Ragusa, che ha riscontrato l’assenza dei requisiti di vivibilità chiedendo al Sindaco di Acate di sgomberare l’immobile e la chiusura del supermercato.

Personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Acate ha riscontrato situazioni di abusivismo edilizio, chiedendo al Sindaco l’emissione di un’ordinanza di sgombero dell’immobile.

Inoltre, considerato che gli ospiti riferivano di pagare l’affitto al proprietario, nonché titolare del supermercato attiguo, i militari della Guardia di Finanza, procedevano ad avviare un autonomo controllo fiscale dell’esercizio commerciale.

Una volta all’interno del supermercato, notando l’evidente carenza igienica dei luoghi dove venivano somministrati cibi e bevande, veniva richiesto l’intervento dell’A.S.P. anche con le competenze specifiche del Settore Veterinario per la vendita di carne.

Poliziotti e finanzieri riscontravano che sugli scaffali erano esposti cibi scaduti da molto tempo (anche oltre 7 anni). Il pesce congelato era conservato in modo irregolare e nocivo per la salute al pari della carne, tanto che l’ASP ha proceduto al sequestro dei prodotti ed alla sospensione della licenza, oltre a pesanti sanzioni amministrative per migliaia di euro.

L’intervento di personale specializzato della Guardia di Finanza di Ragusa e Vittoria ha permesso, nel frattempo, di acquisire tutta la documentazione amministrativo contabile del supermercato che, come se non bastasse, da ben cinque anni era del tutto sconosciuto al fisco in quanto evasore totale nonostante il flusso continuo di clienti che, ignari, acquistavano alimenti scaduti e conservati in pessime condizioni igienico sanitarie. Predette attività termineranno con le contestazioni di rito e, successivamente, i finanzieri passeranno al setaccio i contratti di affitto rinvenuti con le effettive presenze all’interno dello stabile, i cui canoni percepiti, allo stato, non sembrerebbero mai stati dichiarati.

Il Questore di Ragusa, di concerto con il Prefetto, ha sollecitato il Sindaco di Acate che ha subito provveduto ad emanare un’ordinanza di sgombero invitando il titolare ad intervenire tempestivamente. Il proprietario ha ottemperato all’ordine imposto, chiudendo lo stabile così come disposto.

La piena sinergia di tutti gli enti intervenuti ha permesso di ripristinare in tempi brevissimi le condizioni di legalità a favore della città di Acate.