Qualità della vita, Ragusa sprofonda. Mirabella ‘bacchetta’ il sindaco Cassì

315
Giorgio Mirabella

“Il rendiconto di 18 mesi di amministrazione Cassi è pessimo”. Il movimento Insieme, rappresentato a Palazzo dell’Aquila dal consigliere comunale Giorgio Mirabella, boccia sonoramente l’attività del sindaco Peppe Cassì riprendendo il responso della graduatoria nel report del Sole24Ore pubblicato a metà dicembre. “Ragusa sprofonda nella classifica delle qualità della vita nelle città italiane – recita Insieme -. In un solo anno perde sette posizioni passando dalla 73esima alla 80esima”. Punto di partenza per il movimento di opposizione che prosegue nell’analisi fortemente critica: “Al di là di proclami e giubili di gioia quotidiani del sindaco Cassì – si legge in una nota inviata ieri da Giorgio Mirabella – e dei suoi accoliti, i numeri ci fanno fare i conti con la realtà. La città offre davvero poco in termini di lavoro ed affari, di cultura e tempo libero, di ambiente e servizi. Nessuna attrattiva seria per promuovere lo sviluppo imprenditoriale. Mancano politiche serie sulla sostenibilità ambientale. La nostra Ragusa è tra le città meno verde, meno ‘smart’ d’Italia. Eppure esiste anche da noi un PAES (il Piano d’azione di energia sostenibile) ma nessuno sa che fine abbia fatto”. “L’offerta culturale – prosegue Insieme -, al netto delle iniziative dei privati, non risulta particolarmente nutrita e non in linea certamente con quello che dovrebbe offrire una città capoluogo di provincia. In tal senso i Comuni vicini riescono a fare di più, molto di più. L’amministrazione Cassì, nonostante i diversi solleciti, non si è neppure prodigata a predisporre la necessaria documentazione per potere candidare la nostra città a Capitale Italiana della Cultura 2021. Un’occasione persa per Ragusa e per la crescita della nostra comunità. E poi non ci si meravigli se la libreria Paolino chiuda i battenti”.

“Caro Sindaco Cassì – si legge nella nota firmata dal consigliere di opposizione – continui a fare chiacchiere ed a riempirsi la bocca di presunti meriti. In verità nulla viene fatto e nulla è in programmazione. Il decadimento del Teatro Concordia rappresenta l’emblema della scarsa attenzione che la sua amministrazione ripone al settore culturale o forse ci vuole fare credere che un luna park in piazza Libertà farà fare il salto di qualità alla nostra Ragusa. Ci ascolti, occorre invertire la rotta. Subito senza tentennamenti. Ci vuole coraggio, prospettiva e visione. Se ne è provvisto chieda in giro, magari qualcuno di quelli che hanno utilizzato la ruota panoramica potranno aiutarla”. Insieme ha inoltre fortemente criticato, oltre che nel metodo utilizzato per l’approvazione anche nel merito, il bilancio di previsione. “Non si è posta, in tal senso, alcuna attenzione a tutte le lacune di questo bilancio a partire dai tagli alle fasce più deboli e meno abbienti, alla mancanza di qualsivoglia programmazione. Dotare, a discapito dei servizi essenziali, i capitoli dello spettacolo per concedere allegramente contributi alle associazioni ( 530 mila euro solo sui capitoli a valere sulla tassa di soggiorno) la dicono lunga su come questo sindaco intende amministrare la città. Il turismo subisce un freno senza che vi sia qualcuno che davvero si preoccupi di fare girare la ruota. Tutto è lasciato al caso”.

Tornando ai dati sulla qualità della vita pubblicati a dicembre dal noto quotidiano economico, Ragusa risulta la prima provincia siciliana. Il dettagliato studio si riferisce ai dati dell’intero comprensorio provinciale e non solo comunale. Primo in Sicilia, tuttavia il territorio ibleo non può esultare visto che è primo tra gli ultimi. La fotografia delle 107 province italiane relega l’Isola tra le peggiori. 80esima Ragusa. Poco più indietro Siracusa (90esima), Catania (97), Palermo (98), Messina (100), Trapani (101). Agrigento è al 102 esimo posto, 104esima Enna e 107esima Caltanissetta. Il Sole 24Ore nel 2019, per celebrare i 30 anni dell’indagine che fotografa il benessere nelle province italiane, ha esteso i parametri a 90 indicatori (raddoppiando in pratica quelli utilizzati nel 2018 e rendendo poco immediato il confronto con gli anni precedenti).  Alla prima edizione dell’indagine, nel 1990, Ragusa era al 77esimo posto. In trent’anni il miglior piazzamento è stato 61esimo posto, registrato nel 1992 e nel 1993, il peggior risultato nel 2002 quando è arrivata 95esima.  Nel 2019 Ragusa perde 7 posizioni e ritorna all’80esimo posto occupato nel 2017. Nel dettaglio, si trova al 96esimo posto per “Ricchezza e consumi”, 89esimo per “Ambiente e servizi”, 76esimo per “Giustizia e sicurezza”, 87esimo per “Affari e lavoro” e “Cultura e tempo libero”, 22esima per “Demografia e società”.

[Fonte La Sicilia]