‘Pirati sbandati’. Raccolta fondi per portare i diversamente abili a fare vela

68

“Portiamo i diversamente abili a fare vela d’altura, per aiutarli a superare difficoltà e sviluppare alcune delle loro grandi potenzialità”. Si chiama Pirati Sbandati il progetto per cui la sezione di Pozzallo della Lega Navale italiana (che riunisce in Associazione volontari che operano per diffondere, in particolare tra i giovani, l’amore per il mare) ha attivato online un ambizioso crowdfunding nell’ambito della campagna “Ogni sport oltre” promossa dalla fondazione Vodafone Italia: questo è, peraltro, l’unico progetto siciliano selezionato dalla fondazione per l’edizione 2019/2020 e se — entro la scadenza del prossimo 25 gennaio – raggiungerà l’obiettivo di raccogliere dal basso contributi per 10 mila euro, Vodafone li raddoppierà per finanziare interamente l’iniziativa.

“Le attività previste sono a vantaggio di soggetti diversamente abili al fine di condividere le sensazioni suscitate dall’esperienza della navigazione in gruppo in barche a vela d’altura”, spiegano i promotori: “La vela potrebbe apparire come un’attività complessa e difficile: in realtà offre un esercizio utile a vincere alcune difficoltà legate all’handicap per mezzo di un’attività diversa da quelle svolte solitamente. La vela sportiva è un’opportunità per far emergere e sviluppare potenzialità ignote o nascoste dei diversamente abili. L’uso dell’imbarcazione, le nozioni tecniche e le pratiche operative della navigazione a vela non richiedono solo agilità e forza, ma anche particolari sensibilità che con opportuni accorgimenti tecnici possono essere sviluppate in soggetti portatori di handicap sensoriali o motori, o di disagi psico-sociali: stare al timone, comunicazioni radio, meteorologia, determinazione della rotta. La navigazione stimola e favorisce l’acquisizione di competenze riguardanti la conoscenza corporea, l’immagine di sé, il controllo neuromuscolare, l’attivazione di molteplici canali percettivi, il controllo delle emozioni, oltre che la socializzazione, la comunicazione e l’interazione relazionale, l’emotività e l’affettività in senso lato. Il fatto che l’attività venga svolta in gruppo costituisce di per sé un fattore di esercizio alla socializzazione ed alla condivisione. In barca ciascuno deve riporre fiducia nel resto dell’equipaggio, fiducia non solo nel fatto che ogni membro svolga con precisione la sua mansione, ma anche nell’avere consapevolezza di poter contare in ogni frangente sui compagni”. Verranno dunque organizzati dei veri e propri corsi di vela su barche d’altura, sia di livello teorico sia di livello pratico, al fine di realizzare concretamente tutti gli obiettivi prefissati.

Al crowdfunding possono partecipare tutti – con contributi dai 10 ai 250 euro – semplicemente andando sul sito web di Ogni Sport Oltre e selezionando il progetto “Pirati Sbandati”.

Ma a cosa serviranno questi soldi? I fondi richiesti serviranno a coprire i costi per spese di personale medico e consulenze mediche. Altre spese saranno quelle per i corsi di vela tenuti dagli istruttori Esperti Velisti della Lega Navale Italiana e per la formazione di ulteriori istruttori, nonché quelle per l’uso delle imbarcazioni d’altura e le relative barche d’appoggio ai fini dello svolgimento delle attività nella massima sicurezza. Inoltre verranno acquistate attrezzature sportive (abbigliamento tecnico e attrezzatura di sicurezza alla navigazione) e un sollevatore per disabili che verrà utilizzato per l’imbarco e lo sbarco delle persone con disabilità motoria sulle imbarcazioni.

[Fonte La Sicilia]