La didattica ai tempi del Coronavirus: ecco come sta andando a Ragusa

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Gli istituti scolastici ragusani si adeguano alla didattica a distanza prevista dalle disposizioni ministeriali di contrasto al Coronavirus. Chi si aspettava di stare in panciolle sarà deluso grazie alla “classe virtuale” che da progetti specifici passa a prassi, con il dovuto periodo di assestamento sull’efficacia dei compiti assegnati e delle lezioni svolte. Aule deserte quindi, ma voglia di proseguire il percorso nonostante le tante incertezze e l’improvvisa separazione tra alunni e docenti. In molti hanno sottolineato come non ci sia stata la possibilità di discutere in classe dei provvedimenti adottati nel Paese né di salutarsi, magari con un sorriso rassicurante. Tra le iniziative che hanno risposto a questo momento di forte disagio il video confezionato dalle maestre della Paolo Vetri. Attraverso una colorata animazione salutano gli alunni e li rassicurano, spiegando loro che non si devono sentire abbandonati e che gli insegnanti sono sempre presenti.
Il famigerato registro elettronico, dispositivo con il quale tutte le famiglie hanno imparato ad avere a che fare, sarà quindi la bussola nel caos che alunni, studenti, genitori ed insegnanti stanno vivendo. I compiti saranno assegnati da tutti i docenti secondo l’orario giornaliero delle lezioni e, se richiesto dall’insegnante, dovranno essere inviati dagli alunni tramite posta elettronica oppure tramite classe virtuale, laddove già attivata.
Sarà possibile da parte dei docenti registrare spiegazioni e lezioni in un video, che poi verrà inviato ai docenti. Più efficace, viene spiegato da diversi insegnanti, una presentazione grafica che viene accompagnata dalla spiegazione dell’insegnante con voce fuori campo. Per le scuole ragusane non è prevista la possibilità di fare lezioni in streaming, come per esempio gli atenei siciliani stanno facendo.
Non dovrebbero esserci molti problemi ad adeguarsi a questa metodologia perché in realtà si tratta di una modalità di didattica che in parte è già stata sperimentata nelle classi iblee, attraverso attività inserite nei percorsi di scuola digitale. Una aula virtuale, quindi, in attesa che la campanella torni a suonare per tutti.

E l’Università di Catania è pronta a partire con la didattica online. Lo annuncia in un videomessaggio il rettore Francesco Priolo.

Dopo aver sospeso in via precauzionale, nell’ambito delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, le attività didattiche frontali di tutti i corsi di studio, l’Ateneo è pronto infatti ad avviare, sin da lunedì 9 marzo 2020, il piano per la “didattica a distanza” realizzato attraverso la piattaforma Microsoft Teams, che assicurerà lo svolgimento in streaming delle lezioni previste nel 2° semestre dell’a.a. 2019/20.

Si tratta di ben 1818 insegnamenti attivati nell’ambito dei 100 corsi di studio dell’Ateneo, per accedere ai quali basta un computer, un tablet o uno smartphone.

Sarà data priorità all’erogazione degli insegnamenti dei corsi di laurea, di laurea magistrale e di laurea magistrale a ciclo unico, che seguiranno il calendario delle lezioni già previsto dai 17 dipartimenti e dalle strutture didattiche speciali di Ragusa e Siracusa. Tutte le aule sono infatti state attrezzate con postazioni da videoconferenza da cui saranno trasmesse in streaming le lezioni che verranno registrate e potranno essere successivamente riascoltate.

I primi corsi a partire sono quelli già regolarmente calendarizzati dai Dipartimenti di Scienze della Formazione (Disfor) e di Ingegneria elettrica, elettronica e informatica (Dieei).

Per le modalità di accesso alla piattaforma e per la selezione degli insegnamenti tramite codice identificativo si rinvia alle linee guida disponibili nella sezione dedicata del sito Unict e sui siti di ciascun corso di studio.

Rimangono temporaneamente sospesi gli esami di profitto e di laurea; l’ateneo sta tuttavia definendo, anche per queste tipologie di attività didattiche, le modalità e le tempistiche per garantirne l’espletamento “a distanza”: «L’Università di Catania – chiarisce – vuole assicurare a tutti gli studenti e a tutte le studentesse di poter tranquillamente proseguire i propri studi e raggiungere i propri traguardi. Quando tutto questo sarà finito – auspica – organizzeremo dei grandi momenti di festa, dei graduation day in cui proclamare i nostri laureati in presenza dei genitori, dei parenti e di tutto il corpo docente per festeggiare coloro che oggi raggiungono un atteso traguardo. Questo è il momento di mostrare comprensione e collaborazione – conclude – per raggiungere tutti insieme un obiettivo importante: la tutela della salute e la prosecuzione degli studi a tutti coloro che ne hanno giustamente diritto».