Covid, Cassì da temporeggiatore a inflessibile: il Pd ‘attacca’ il sindaco di Ragusa

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“Non vogliamo fare polemica, ma allo stesso tempo non comprendiamo la presa di posizione del sindaco che, dopo un’estate in cui il lassismo è stato generalizzato e gli assembramenti sono stati all’ordine del giorno, senza che il primo cittadino manifestasse la minima preoccupazione al contrario di chi, come noi, glielo ricordava in ogni occasione, adesso sembra volere piangere sul latte versato. E, addirittura, minaccia severe misure di contenimento in danno al porto turistico, ad esempio, e agli operatori di piazza San Giovanni. No, non ci sembra il modo più lineare di agire”.

E’ quanto affermano i consiglieri comunali del Pd di Ragusa, Mario Chiavola e Mario D’Asta, dopo avere preso atto delle dichiarazioni di Cassì in ordine ai contenuti del dpcm emanato di recente dal Governo nazionale. “I controlli avrebbero dovuto essere rafforzati già in piena estate – continuano i rappresentanti democratici – quando era più che evidente che il rispetto dei protocolli lasciava molto a desiderare. E, invece, si è andato avanti come se nulla fosse, con spettacoli che hanno creato assembramenti e con iniziative di vario genere che hanno messo in evidenza quanto fosse complicato fare rispettare le regole. Insomma, è sembrato, purtroppo, come se tutto fosse passato, come se l’emergenza pandemica non esistesse più. Questa l’impressione che ne abbiamo ricavato. Noi abbiamo sempre precisato che alcune iniziative ci sembravano poco opportune, che si sarebbero potute evitare. Siamo stati tacciati di catastrofismo. Bene, adesso che il livello di guardia è salito, e di parecchio, il sindaco cerca di correre ai ripari e sembra voglia farlo creando danni, che in alcuni casi potrebbero risultare irreversibili, per alcuni degli operatori economici della nostra città. Riteniamo che ogni scelta da compiere debba essere ponderata, concertata magari con gli esponenti delle associazioni di categoria e, perché no, con le forze politiche i cui rappresentanti, visto che siedono in Consiglio comunale, sarà perché esprimono le esigenze di una fetta della città. I controlli sono indispensabili ma, allo stesso tempo, è necessaria una pianificazione degli interventi il più possibile sostenibile con le esigenze delle varie fasce della nostra popolazione”.