La triste storia di Fortunato, il legale: “Non è stato abbandonato”

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Immagine di repertorio tratta dal web

“Difendo l’indagato arrestato ieri per abbandono di minore.

Pur confermando l’arresto e l’esistenza di una delicata indagine, letta la notizia apparsa su Codesta testata, vorrei specificarvi che l’intervento della Polizia e di un’ambulanza sui luoghi del presunto ritrovamento del minore non sono stati casuali, né frutto di indagine. È stato infatti lo stesso indagato, in compagnia di un’amica, a chiamare le forze dell’ordine perchè il neonato venisse trasportato al più presto in ospedale e lì, legittimamente, affidato alle cure dei sanitari ed a un’adozione, come previsto dalla legge.

Dunque, di fatto, nessun abbandono si è verificato e, anzi, la salvezza del neonato è stata assicurata proprio dal fatto che l’indagato abbia scelto di chiamare con urgenza le Forze dell’Ordine.

Peraltro, di tutto ciò l’indagato aveva già reso piena testimonianza alla Polizia diversi giorni fa, senza nascondere nulla. Confido quindi che, già al primo interrogatorio di lunedì, il GIP di Ragusa vorrà revocare la misura degli arresti domiciliari”.

È la nota dell’Avv. Michele Sbezzi che difende l’uomo arrestato perché accusato di aver prima abbandonato il piccolo Fortunato Vittorio davanti alla macelleria di via Saragat e poi contattato, tramite un’amica, la Polizia per farlo ritrovare e così potere permettere i soccorsi.

La versione del legale, che riportiamo integralmente, non risponde però a un dubbio abbastanza semplice: chi ha portato lì quel bambino?

Il legale ha ulteriormente chiarito:

“L’indagato ha portato il neonato con la propria auto e, giunto a Ragusa, ha chiamato le forze dell’ordine per assicurare l’intervento più rapido possibile”.