Il sindaco di Comiso scrive a Conte: “Misure più eque a commercianti e artigiani”

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Immagine di repertorio

Il sindaco di Comiso chiede linearità di intenti ed equità nei confronti della categoria dei commercianti e degli artigiani per non destinarli alla morte imprenditoriale. 

“Alle misure severe per contenere il contagio – dichiara Maria Rita Schembari, che ha inciato una lettera al premier Conte e al ministro Gualtieri –  nessuno oserebbe ribellarsi se in esse si leggessero linearità di intenti ed equità nei confronti di tutti. La confusione e le disparità invece generano invidie ed astio: quanto di meno auspicabile in questo momento! Per questo ho inviato oggi una richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Economia: non si può addossare la responsabilità del successo della zona rossa a pochissime categorie del commercio e dell’artigianato. Dobbiamo imparare a convivere a lungo con il virus – ancora il primo cittadino-  e non destinare alla morte i nostri piccoli imprenditori: recandoci ad acquistare abbigliamento o gioielli, o sottoponendoci alla cura della nostra persona osserveremo le regole con eguale scrupolo di quando compriamo scarpe per i nostri bambini o andiamo a farci accorciare i capelli”.