Zona Rossa a Santa Croce, il Sindaco: “Previsti ristori nel prossimo bilancio”

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“Al netto degli insulti e della denigrazione che trasudano leggendo alcuni articoli grondanti di livore di cui ne conosciamo le motivazioni e, tutto considerato da taluni soggetti non c’era d’aspettarsi altro, al netto di ciò, il resto sembra normale contrapposizione politica sulla cui tempistica e opportunità lascio giudicare i lettori.

Da Sindaco di questa città, ritengo l’istituzione della zona rossa, fino al prossimo 22 aprile, utile per contenere i contagi nel nostro Comune, per poter ritornare prima e più rapidamente possibile alla normalità.

Precisato questo concetto, voglio ricordare, a chi oggi punta il dito sull’Ordinanza Presidenziale, che il nostro Comune ha già pagato un amaro prezzo e che occorre quindi agire con efficaci interventi di contenimento dei contagi. Purtroppo mi ritrovo ancora a dover ricordare a tutti che, giorno 7 aprile, il Presidente Musumeci ha firmato l’ordinanza della zona rossa a Santa Croce, in base a dati oggettivi, come leggiamo nel dispositivo dell’Ordinanza, a seguito di una nota dell’Asp di Ragusa e la nota del Comune di Santa Croce con la quale si richiede di valutare l’adozione di misure per il contenimento dei contagi.

Gli atti relativi sono naturalmente a disposizione degli “addetti ai lavori” che tuttavia dovrebbero conoscere le regole e sanno sicuramente come siano stati consumati tutti i passaggi istituzionali richiesti del caso. Siamo comunque sempre a disposizione per spiegare.

Stiano sereni i nostri oppositori, sia sulla tempestività, sia sulla fondatezza epidemiologica (di competenza ASP), sia sull’impegno profuso per mesi per la lotta alla pandemia, da parte di Organi istituzionali, dipendenti e sia da parte di volontari. Abbiamo le carte in regola per numero di tamponi effettuati (secondi per percentuale, in provincia, dati fine Marzo), per disinfezione di scuole ed edifici, per DAD, e per azioni comunicative.

Inoltre – aggiunge il Sindaco – la Giunta Municipale è perfettamente consapevole delle sofferenze di alcune categorie e, naturalmente, nel prossimo Bilancio Comunale sarà presente un “capitolo” che prevederà ristori a tutte le attività produttive, di Santa Croce Camerina, in sofferenza a causa della pandemia.”