A quando la riapertura delle discoteche e delle piste da ballo all’aperto?

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Immagine di repertorio

Le discoteche sono ancora chiuse. Nonostante nessuna attività, ad oggi, abbia un cartello di chiusura ed il Cts abbia dato un “via libera” alle aperture delle piste da ballo all’aperto, nulla è ancora cambiato. La causa sembra essere legata alla diffusione della variante Delta che, con la sua capacità di diffondersi e attecchire anche se si è coperti con la prima dose di vaccino, spaventa. E’ il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, ad evidenziarlo, mettendo in rilievo le perplessità manifestate in proposito dalla Fipe, la federazione dei pubblici esercizi. “Inizialmente – è chiarito – si era parlato di permettere l’accesso a tutti con il Green pass, oggi però, con il dibattito sulla prima e sulla seconda dose, sembra che la situazione sia in continuo rallentamento. In altri Paesi, comunque, la situazione è la stessa: la variante Delta spaventa tutti. Quanto sta accendo in Catalogna (Spagna) ma anche in Inghilterra ne è l’esempio portante: in una sola settimana i contagi si sono quintuplicati. Secondo gli esperti questo picco non è solo legato alla variante Delta, bensì alla fine del coprifuoco e alle restrizioni meno ferree. Come ripete sempre Speranza, il ministro della Salute, la pandemia non è finita e bisogna essere prudenti. Certo, le recenti immagini dei post-partita, anche in eventi istituzionali come l’installazione dei maxischermo, sembrano non essere coerenti con le preoccupazioni espresse dal Governo. Se le discoteche (all’aperto) sono sinonimo di diffusione del virus allora anche raduni e sagre dovrebbero essere negati, non incentivati. Infatti, ormai si balla dappertutto, tranne nei locali nati per ballare. Si tratta di un’ipocrisia bella e buona alla quale occorre porre fine immediatamente. E per questo chiediamo una data certa”.