Metropolitana di superficie, i fondi sono insufficienti

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Si è riunito ieri il cda della Società per la mobilità alternativa formato dall’on. Giorgio Chessari, dal prof. Giorgio Flaccavento, dall’avvocato Tano Barone, dall’imprenditore Santi Tiralosi, dal ferroviere Pippo Gurrieri e dall’imprenditore Franco Cilia che, sulla questione della metropolitana di superficie a Ragusa, ha avuto una delle tante interlocuzioni con il sindaco Peppe Cassì e con l’assessore Gianni Giuffrida, come se ne sono susseguite in questi due anni, in cui, a causa della difficile situazione che riguarda tutti, sembra quasi di vivere sospesi. “Abbiamo più volte fatto il punto – dicono dal cda della Sma – sui passaggi che hanno visto la Regione farsi carico dell’importante impegno di 25 milioni per la realizzazione della metroferrovia, lasciando che il Comune utilizzasse i 18 milioni del bando periferie per la realizzazione delle opere necessarie a raccordare le fermate e le stazioni con il tessuto urbano della città stessa. Purtroppo, nonostante le somme di cui si parla sembrino, in assoluto, piuttosto considerevoli, non sono sufficienti a completare l’opera. Tutt’altro. Ben 10 milioni serviranno per adeguare la stazione centrale alle normative europee; vale a dire abbattere le barriere architettoniche, realizzare il 2º e 3º binario con regolare sottopassaggio, fino a collegare piazza Stazione con via Archimede (Sacra Famiglia). Noi abbiamo preso atto della inevitabilità della scelta adottata dal Comune di approvare a stralcio il progetto e di escludere in generale, per incapienza del finanziamento, dalla immediata realizzazione buona parte delle fermate, dato che sostanzialmente ci si concentra soprattutto su: stazione centrale, fermata Colaianni e stazione Giovanni Paolo II. Ma se non si serviranno tutti i quartieri attraversati dalla ferrovia, l’opera tutta avrà poco senso. Pertanto, il nostro suggerimento è che sia indispensabile ribadire nel progetto di variante generale al Piano regolatore generale del Comune di Ragusa, la previsione di tutte le fermate indicate nel primo progetto dell’ing. Fabio Ciuffini, vale a dire: stazione di Ibla, piazza Carmine, via Alfieri, stazione centrale, via Colaianni, via Paestum, Area di sviluppo industriale, Cisternazzi, Puntarazzi. Onde evitare poi il rischio che l’opera possa restare inattuata nella sua interezza, abbiamo chiesto di disporre sin d’ora, anche tramite il ricorso ad esperti esterni, la individuazione di altre forme di finanziamento cui accedere per la realizzazione di dette fermate. A tale proposito abbiamo consegnato all’Amministrazione una lettera redatta dall’avv. Barone e firmata dall’intero cda”.