Anche il vostro silenzio è lotta. Che diventi frastuono

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Oggi ho dedicato i miei pensieri alle donne della mia vita: le due badanti, mia madre insieme alle zie che non ci sono più. Adesso che si sta facendo sera però penso a lei, mia figlia, non perché ultima ma perché più importante e le si addice questo momento della giornata, quello del cuore e della gioia malinconica, della vita adesso ancora di più lontana, del sorriso visto solo in foto, delle frasi non dette ma pensate, del tempo trascorso, del lavoro, dei giorni che non avremo, dell’essere noi. Con l’amore che è grande. A lei che vive la vita di un oggi difficile, quello di tante. Donna veramente. Noi lottammo, ma voi pure e diversamente. Anche il vostro silenzio è lotta, io lo sento. Che diventi frastuono. Che le tristezze e il tempo siano aiuto, perché alla fine – e spiace – la donna ha sempre e ancora bisogno di aiuto. Senza grida. Mia figlia è stata negli 8 marzo della mia giovinezza.

8 marzo per tutte le figlie. Per quelle cui va la nostra buonanotte ogni sera.

8 marzo per le mie badanti, ragusane e non, hanno salvato la nostra vita familiare. Il nostro quotidiano. Con loro i giorni e gli anni. Le difficoltà e le intimità. Il vivere difficile, le parole, i sorrisi e i pianti, il cibo cucinato superbamente, i trasferimenti al mare, le grandi pulizie, i miei desideri e i miei capricci, il sentirci più che sorelle, l’amore reciproco, la stima che supera tutto, la sicurezza e la fiducia, il tempo fatto di tutto, le nudità e le vacanze e le festività e la solitudine, e i figli da crescere e i genitori miei anziani affidati, la presenza continua, il poter contare su loro in ogni attimo (ogni attimo davvero), il cucito, gli acquisti e i regali, le malattie vissute insieme, i sentimenti e le vicinanze continue. Donne di grande intelligenza, più illuminate di molte altre, moderne e all’avanguardia nel pensiero, figlie di contadini che hanno superato le ignoranze e sono state nel tempo di oggi senza conoscere limiti. Questa giornata non posso non dedicarla a loro. Col cuore grande e pieno, oltre la gratitudine e la riconoscenza, verso la sorellanza e verso la loro grandezza. Spiriti diversi. A loro la mia vita.

A Maria, Concetta, Maria C., Enza, Luisa, Sonila e ancora… ancora

 

Letizia Dimartino