E a Modica il prete benedisse la convention elettorale

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Don Michele Fidone insieme al vescovo Staglianò

“Ad aprire gli interventi, moderati dal coordinatore provinciale Silvio Meli e salutati da Padre Michele Fidone che ha benedetto i presenti, è stato il coordinatore regionale…”.

Lo abbiamo riletto più volte, questo passaggio, per cercare di capire se si trattasse di un qualche errore commesso dall’estensore del comunicato stampa o se fosse tutto vero. Eh no, c’è proprio scritto così. “Padre Michele fidone ha benedetto i presenti”.

Un’azione importantissima tra quelle affidate ai presbiteri, quella di benedire le persone, ma in questo contesto appare alquanto fuori luogo.

Stiamo parlando dell’avvio della campagna elettorale di Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica, alle Regionali. Un percorso avviato alla presenza dei massimi esponenti del partito dell’Udc. Augurando ad Abbate le migliori fortune per questa competizione elettorale, viene da chiedersi – senza il rischio di apparire inopportuni – cosa ci facesse un prete a una convention elettorale. Nulla di istituzionale, non una conferenza stampa del sindaco che presentava i mille mila lavori di riqualificazione della città, chiese incluse, né un’iniziativa benefica o di carattere sociale. Un puro e semplice appuntamento elettorale. Cosa scelga il cittadino Michele Fidone nell’urna sono affari suoi, ma che don Michele Fidone vada a una convention elettorale è già di per sé alquanto strano.

Ma c’è di più: ha benedetto i presenti. Che abbia benedetto la campagna elettorale di Abbate? Qualche dubbio potrebbe venire, ma magari poi andrà a tutte le convention per nutrire la mente, da buon cittadino, con proposte e programmi così da scegliere poi in modo consapevole. Ma perché benedire i presenti? Sarà perché s’è visto una bella croce rossa nel simbolo e s’è confuso con quella ricamata in oro nel drappo rosso alle spalle del Santo Cavaliere patrono della chiesa in cui il vescovo lo ha recentemente posto come parroco?

Abbiamo provato a spulciare benedizionale e libri liturgici: la preghiera sui politici in convention elettorale non è stata ancora pensata.

Un prete può parlare di politica? Certamente sì, perché – come ha detto uno dei presenti all’assise elettorale citando Papa Montini – “La politica è la più alta forma di carità”. Ma i candidati alle convention… manco fosse don Camillo!