“Non è possibile sparire nel nulla”. L’appello della moglie di Daouda

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“Poco prima di sparire mi aveva telefonato rassicurandomi dei soldi che mi stava inviando, poi non ho piu’ saputo nulla di lui. Queste cose possono accadere da noi, in Costa D’Avorio, ma e’ impossibile sparire nel nulla in uno Stato civilizzato come l’Italia”.

Sono le parola di Awa, la moglie di Dapuda Diane, raccolte dall’Agi.

Dal 2 luglio non si hanno notizie del 37enne scomparso ad Acate, in circostanze rimaste oscure.

L’uomo  lavorava senza contratto in un cantiere edile.In un video mandato al fratello lamentava condizioni di lavoro particolarmente dure e mancanza di sicurezza.

La moglie (in contatto con Michele Mililli della Federazione del Sociale dell’Usb che ha promosso le agitazioni di protesta) chiede che venga fatta luce: “Era euforico all’idea di rivedere me e suo figlio dopo cinque anni trascorsi a lavorare in Italia e per questo non ci spieghiamo come mai si possa pensare ad un allontanamento volontario.

Aveva anche già acquistato, per circa seicento euro, il biglietto aereo andata e ritorno per partire venerdì prossimo e trascorrere con noi l’estate. Consegnateci mio marito o il suo corpo su cui pregare”.