Avevano sottratto 250€ dalle offerte alla statua di Santa Rosalia: identificati dai Carabinieri

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La Sezione Radiomobile della Compagnia di Ragusa, nello scorso fine settimana ha eseguito pianificati servizi di controllo del territorio tesi a prevenire i fenomeni di spaccio di sostanze stupefacenti e di criminalità predatoria che hanno portato al deferimento in stato di libertà di quattro persone.

Un ventiquattrenne e un trentaseienne, entrambi di nazionalità tunisina, nella serata di sabato, approfittando della funzione religiosa, si sono introdotti nella chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina e hanno sottratto circa 250€ dalle offerte alla statua di Santa Rosalia, per poi fuggire a bordo di uno scooter. I carabinieri di Ragusa, avvertiti dalla polizia municipale, che era presente sul posto e che aveva individuato la targa del veicolo, hanno dato il via immediatamente alle ricerche. Dagli accertamenti riuscivano ad indentificare la proprietaria del mezzo, già nota alle forze di polizia e residente nel comune di Vittoria. Il mezzo, infatti, è stato successivamente rinvenuto sotto casa della predetta proprietaria dai militari della radiomobile di Vittoria, che in collaborazione con i colleghi di Ragusa, sopraggiunti nel mentre, entravano nell’abitazione, trovando i due extracomunitari. Dagli accertamenti di riscontro, i due tunisini venivano identificati quali autori del reato poco prima denunciato a Santa Croce e pertanto deferiti all’Autorità Giudiziaria per furto in concorso

Un ventottenne è stato fermato su strada, per dei normali controlli. Interloquendo con la pattuglia, è emerso che il fermato è un assiduo frequentatore di una palestra, circostanza che combinata ad alcuni segni di alterazione fisica, che non erano passati inosservati, hanno indotto gli agenti operanti ad approfondire gli accertamenti. All’atto della perquisizione di iniziativa, infatti, privo di qualsivoglia prescrizione medica o titolo che ne potesse giustificare la detenzione, sono stati rinvenuti nello zaino che portava al seguito ben otto confezioni di farmaci dopanti, appurato poi essere di provenienza estera. Viste le circostanze, il ventottenne è stato denunciato dai militari per il reato di utilizzo o somministrazione di sostanze al fine di alterare le prestazioni agonistiche e per il reato di ricettazione.

Un ventiquattrenne, albanese, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, è stato fermato dai militari della radiomobile, che dopo aver notato un traffico sospetto di persone nei pressi della sua abitazione, provvedevano a controllare il sorvegliato. All’esito degli accertamenti effettuati presso la sua abitazione, dove conviveva con la famiglia, sono state rinvenute, ben nascoste in un cassetto della cucina tra le posate, piccole dosi di cocaina e hashish già confezionate e pronte per la vendita. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro e il sorvegliato è stato successivamente deferito all’Autorità Giudiziaria per detenzione al fine di spaccio di stupefacenti e per violazione delle prescrizioni della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.