Giarratana, il 5 e 6 gennaio ultime due aperture del Presepe vivente

256

Una ultima occasione da non perdere. Per ammirare la magia che si respira tra i vicoli dell’antica cittadina. Con i quadri viventi che animano le varie scene e raccontano le storie di un passato che non c’è più. Il presepe vivente di Giarratana è pronto a stupire ancora con le rappresentazioni finali programmate per giovedì 5 e venerdì 6 gennaio. Quest’anno, l’allestimento voluto e creato da “Gli Amici ro Cuozzu”, con il patrocinio dell’amministrazione comunale, ha fatto registrare il tutto esaurito, con numeri di visitatori ogni oltre più rosea previsione. L’ingresso è fissato a partire dalle 17,30 (biglietteria aperta già dalle 17) per avere l’opportunità di immergersi nell’atmosfera scenografica che solo i vicoli del Cuozzu, l’antico borgo di Giarratana, riescono a creare. Il corteo dei figuranti prende il via dalla chiesa Madre dalle 17,15. Un modo per invogliare tutti i presenti a partecipare a questa rappresentazione speciale, capace di coinvolgere ogni visitatore nel più intimo dei propri ricordi generazionali. Per tutti coloro che non hanno ancora avuto modo di ammirare l’edizione di quest’anno, dunque, un’occasione da sfruttare appieno per apprezzare la maestria e la meticolosità con cui sono stati creati i quadri viventi che hanno destato lo stupore di tutti coloro che hanno avuto modo di viverli. “Per Giarratana, il presepe vivente è l’espressione della propria identità – sottolinea il presidente de Gli Amici Ro Cuozzu, Saro Linguanti, l’associazione che si occupa dell’allestimento e della preparazione di una rappresentazione che nel corso degli anni ha ottenuto premi di rilievo a livello regionale e nazionale – ed ecco perché l’intera comunità cittadina lo sente come se questo suggestivo itinerario religioso e culturale nella tradizione e nella fede rappresentasse una parte di loro. Siamo convinti di avere raggiunto, nel corso degli anni, una attenzione tale nell’allestimento dei vari quadri che ci consente di poter dire che ormai siamo diventati degli specialisti. Proseguiamo sempre con lo stesso intento che è quello di stupire e di strappare l’ammirazione da parte di tutti coloro che ci vengono a trovare. Speriamo siano in tanti anche in occasione delle due prossime rappresentazioni che chiuderanno il ciclo di questa stagione fortunata e straordinaria. E dobbiamo dire che ci voleva dopo il blocco determinato dall’emergenza sanitaria. Visitare il nostro presepe sarà il modo migliore per iniziare un anno che speriamo sia importante sotto ogni punto di vista”.