Dal Presepe vivente della parrocchia San Paolo un messaggio di fraternità

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“Sono state quattro giornate davvero fantastiche. Con migliaia di visitatori che ci sono venuti a trovare e che ringraziamo per la loro attenzione. Speriamo di essere riusciti a comunicare il messaggio di speranza e di pace che sta alla base del nostro impegno. Il bilancio è senz’altro positivo. E ci proiettiamo già alle prossime iniziative che la nostra comunità intende promuovere in vista dei prossimi appuntamenti liturgici”. Così la comunità della parrocchia San Paolo apostolo di Ragusa commenta la riuscita del presepe vivente che, dopo l’esordio con la processione dei figuranti e la cerimonia d’inaugurazione del giorno di Santo Stefano, è stato possibile visitare anche l’1, il 6 e il 7 gennaio, in quest’ultimo caso, cioè, sabato scorso. Un presepe che ha avuto una matrice specifica, quella cioè di ambientare l’allestimento ai tempi della Betlemme di duemila anni fa, e di favorire l’accesso a tutti, grazie al completo abbattimento di ogni barriera architettonica. “Vogliamo ringraziare – sottolinea il parroco, il sacerdote Mauro Nicosia – tutti coloro che ci sono stati vicini, i componenti della comunità, i figuranti, i sostenitori, gli sponsor, chi ha creduto in questo progetto e, naturalmente, tutti i visitatori che lo hanno animato. Come abbiamo detto più volte, per tutta la nostra comunità è stato un bel modo di stare assieme, veicolando all’esterno un messaggio di fraternità di cui si sente sempre più il bisogno in questi tempi difficili. Noi pensiamo di avere fatto la nostra parte e cercheremo di proseguire lungo questa stessa linea anche per eventuali prossime occasioni”.