Protestare ‘paga’: riaprirà a brevissimo il Reparto di Pediatria a Ragusa

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È questione di giorni. Una settimana, al massimo qualche giorno in più. Ma il Reparto di Pediatria a Ragusa riaprirà. Un grande risultato che in primo luogo è di chi ha lottato: una protesta nata dal basso, che ha messo alle strette l’azienda sanitaria. Il nuovo commissario, Fabrizio Russo, insediatosi meno di un mese fa, ha raccolto questo appello e ha trovato una soluzione: unificazione dei reparti di Vittoria e Ragusa per consentire la disponibilità di medici in entrambi i nosocomi. Quindi due Reparti con personale medico che, in caso di assenze, si sposta per assicurare la continuità dei servizi. Inoltre, il ricorso a prestazioni aggiuntive, cioè la possibilità di straordinari, rende possibile questa soluzione. La questione della chiusura di Pediatria a Ragusa era legata proprio alla carenza di medici, che resta, nonostante l’ingresso di una nuova unità. Tuttavia la soluzione trovata consente di riaprire al ‘Giovanni Paolo II’ un reparto indispensabile. Ora occorre qualche giorno per riorganizzare il personale infermieristico e far ripartire l’attività. L’Asp, al momento, non ha comunicato una data, attendendo che tutto sia pronto. Il ‘nodo’ spinoso è quello dei bandi e della disponibilità dei medici a trasferirsi a Ragusa. Russo pare intenzionato a predisporre bandi a tempo indeterminato, per una maggiore stabilità nei servizi, ma anche con soluzioni ‘tampone’, cioè bandi a tempo determinato per superare la fase emergenziale. Presente ieri all’incontro con il commissario Russo, anche il direttore sanitario Elia, il direttore del Dipartimento materno infantile, Fabrizio Comiso, e una delegazione di mamme e papà del Comitato ‘Riaprite Pediatria’ che in questi mesi non si è risparmiato per arrivare a questo risultato. Il consigliere comunale 5 stelle Sergio Firrincieli, presente all’incontro, ha ventilato la possibilità di un emendamento al bilancio comunale per una somma, si parla di circa 30.000 euro, per incentivare, magari sostenendo le spese di affitto delle abitazioni, i medici ad accettare un incarico a Ragusa. Si vedrà se la proposta è tecnicamente percorribile. Intanto c’è la gioia di chi ha smosso le acque, ha sensibilizzato l’opinione pubblica e le Istituzioni. Dal Comitato la soddisfazione e il grazie a chi ha reso possibile questa riapertura: come i medici di Ragusa e Vittoria. “A loro – spiegano i membri del Comitato – va tutta la nostra più sincera gratitudine. Sono professionisti è vero, ma sono anche padri e madri che rinunciano a delle ore da passare con i propri figli per potersi prendere cura della salute dei nostri. È l’ennesimo sacrificio richiesto ai nostri medici e al contempo l’ennesima dimostrazione dell’altruismo che li contraddistingue, e non possiamo non rendergliene atto e non metterne a parte l’intera comunità”.