“Adessobasta” dedica l’8 Marzo a Torpekai Amarkhel e a Rosalba Dell’Albani

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Una Giornata dedicata in tutto il mondo, all’impegno delle donne nella lotta per l’affermazione dei diritti che ci porta a riflettere sulla condizione delle donne che lottano per affermare la propria libertà.

·       Torpekai Amarkhel una fotoreporter afgana costretta a fuggire dall’Afghanistan, trasformato dai talebani in un carcere femminile a cielo aperto. Insieme a lei avrebbero perso la vita anche il marito e due bambini mentre una terza bimba di 7 anni è ancora tra i dispersi, secondo quanto riferiscono alcuni media di Kabul. Per diversi anni aveva collaborato al progetto ‘Unama News” dell’ONU. Ultimamente, realizzava servizi fotografici sulla condizione delle donne, un lavoro messo al bando come tutti gli altri.  Torperkai, dopo la caduta dei talebani nel 2002, ricordava che “il giornalismo era una nuova frontiera per le donne nel Paese”. Il suo Paese è scivolato nel buio del potere oscurantista dei talebani, che ha sempre più ristretto i diritti delle donne. E lei, costretta a fuggire, sperava di riconquistare la libertà in Europa.  Si è imbarcata su quella barca maledetta che ha ucciso lei e i suoi cari. Annegati in una notte terrificante per scappare dall’inferno dei talebani.

·       Rosalba Dell’Albani, donna apprezzata e amata non solo dalla sua famiglia ma da tutta la piccola comunità giarratanese. E una notte per mano di un uomo viene uccisa. Ancora una volta, l’ennesima volta, un femminicidio. Una tragedia che riguarda tutta la società. Non c’è più tempo, vanno implementate azioni positive rivolte alla promozione della parità di genere e per contrastare la cultura della violenza di genere, a partire dalla famiglia, prima agenzia socializzante.