Ragusa ricorda le vittime innocenti delle mafie

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Il Presidio di Libera Ragusa “Daphne Caruana Galizia”, in collaborazione con “Capaci di raccontare”, insieme ai familiari delle vittime, alle associazioni, ai sindacati e alle scuole della città che fanno parte della rete, organizza una manifestazione a Ragusa in occasione della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

La manifestazione, che si terrà a Ragusa il 21 marzo 2023, segna una tappa importante del Progetto di Legalità e Cittadinanza attiva che ha coinvolto le Scuole Secondarie di primo grado della nostra città e vedrà la partecipazione di oltre 1000 ragazze e ragazzi accompagnati dai loro docenti e dai Dirigenti Scolastici degli Istituti di appartenenza. La manifestazione, alla quale prenderà parte la rete associativa di Libera sul territorio, si terrà in concomitanza con la piazza nazionale di Milano e prevede un corteo, la testimonianza di familiari di vittime innocenti di mafie e la condivisione di interventi sul tema della giustizia sociale, della convivenza pacifica, dei diritti, della libertà e della speranza.

I partecipanti alla manifestazione si raduneranno alle ore 8.30 presso il piazzale 8 Marzo in c.da Selvaggio a Ragusa, da dove partirà un corteo che attraverserà Via Psaumida, via Paestum, via Zama. Durante il corteo saranno letti i nomi delle 1069 vittime innocenti delle mafie. Il corteo si concluderà alle 10.30, ma la manifestazione continuerà presso il Palapadua, dove ci saranno le testimonianze dei familiari delle vittime della provincia di Ragusa, i canti e le coreografie organizzati dagli studenti e dalle studentesse e gli interventi conclusivi.

Parteciperanno alla manifestazione tutte le scuole medie della città e, in collaborazione con Legambiente, saranno piantati, presso la Scuola dello Sport, 12 ulivi in memoria delle vittime innocenti delle mafie della provincia di Ragusa: Giuseppe Compagna, Giovanni Spampinato, Alfredo Agosta, Salvatore Incardona, Claudio Volpicelli, Marco Tedeschi, Andrea Castelli, Vincenzo Garofalo, Saverio Liardo, Giuseppe Cilia, Salvatore Ottone, Rosario Salerno e 1 dedicato a Daouda Diane, il giovane ivoriano scomparso lo scorso 2 Luglio da Acate.
“È possibile” è lo slogan di questa Giornata: un appello alla coscienza, collettiva e individuale, che vuole portarci a riflettere su ciò che ciascuna e ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della Giustizia Sociale, perché crediamo fermamente che sia possibile la Verità, la Giustizia, l’Accoglienza e la Pace.

“Coltivare la memoria significa – spiega Antonella Cascone, neoreferente del presidio di Libera Ragusa “Daphne Caruana Galizia” – anche non fermarsi alla banalità dei numeri, ma riconoscere i nomi e le storie delle persone. Già da qualche anno Libera ha inserito nell’elenco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie uomini e donne vittime del caporalato e dello sfruttamento, tutte straniere, tutti migranti. È importante, per noi, ricordarle per nome: è un diritto di ogni persona. Così come è nostro dovere chiedere Verità e Giustizia per Daouda Diane, per i migranti morti durante il naufragio del 26 febbraio a Steccato di Cutro e di tante altre tragedie senza nome, perché riteniamo che dietro quei morti, nei nostri mari, ci siano sempre le mafie, in una dimensione più ampia”.

“La provincia di Ragusa, – prosegue – caduta ormai da tempo la maschera della provincia babba, presenta criticità che non vanno sottovalutate: è compito di ciascuno approfondire e mantenere alta l’attenzione sulle fitte reti che si tessono sul nostro territorio e che potrebbero coinvolgere non solo gruppi criminali e professionisti, ma anche pezzi della politica. Allo stesso tempo, siamo convinti che sia fondamentale il ruolo pedagogico dell’educazione alla giustizia sociale e alla cittadinanza attiva dei ragazzi e delle ragazze della nostra città che non si risolve nella partecipazione acritica a una manifestazione, ma proviene e prosegue da un impegno costante, giorno dopo giorno”.

Cos’è Libera?

Nella sua definizione più semplice, Libera è un’associazione di associazioni: una rete che mette in contatto le realtà che nei territori già si impegnano in ambiti diversi, accomunati dallo stesso senso di responsabilità verso il territorio, da un humus di valori comuni, con l’obiettivo di integrare le competenze, le risorse dei territori, in modo da incidere sul tessuto sociale delle città. Dire che si tratta (soltanto) di un’associazione “antimafia” riduce il valore e gli obiettivi che Libera, già a partire dal suo nome, si prefigge. Ci proponiamo, invece, di avviare percorsi di corresponsabilità verso il bene comune, attaccato dalle mafie, e non solo.