Due anni al giovane che ha causato la morte di Daniele Caschetto

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Nulla potrà riportare indietro Daniele Caschetto, ma i suoi cari, ora hanno quanto meno vista ristabilita la verità sui tragici fatti, sui quali la vittima non ha responsabilità, e ottenuto un po’ di giustizia. All’esito dell’udienza preliminare tenutasi nei giorni scorsi in Tribunale a Ragusa, avanti il giudice dott. Ivano Infarinato, ha patteggiato la pena di due anni di reclusione, con la sospensione condizionale, Giovanni Giunta, 23 anni, modicano, accusato e ora anche condannato per il reato di omicidio stradale per aver causato, con una fatale invasione della corsia opposta, la morte, a soli 45 anni, dell’autotrasportatore, anche lui di Modica, in seguito a un terribile incidente occorso nel territorio della stessa città il 23 dicembre 2021, sulla Statale 194. Il Gip nella sua sentenza ha anche comminato all’imputato la sanzione accessoria della revoca della patente di guida.

Il drammatico sinistro è stato ricostruito nei dettagli dall’ing. Roberto Piccitto, il consulente tecnico d’ufficio a cui il Pubblico Ministero della Procura ragusana titolare del relativo procedimento penale, il dott. Santo Fornasier, ha conferito l’incarico di redigere una perizia cinematica per stabilire nel dettaglio la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dei tragici fatti: alle operazioni peritali ha partecipato anche l’analista ricostruttore ing. Gaetano Centamore quale consulente tecnico per la parte offesa messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A.

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio del Sostituto Procuratore si è così giunti all’udienza preliminare e alla decisone dell’imputato, a fronte delle sue schiaccianti responsabilità, di patteggiare la pena, poi determinata in due anni. Una prima risposta per i familiari di Daniele Caschetto, che ha lasciato in un dolore immenso la moglie, due figli, uno dei quali ancora minorenne, i genitori e due fratelli.