Maria santissima di Gulfi, ieri pomeriggio Il rito della discesa

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Ennesimo bagno di folla. Per dare l’arrivederci al prossimo anno alla “Regina e Patrona” di Chiaramonte. Il simulacro di Maria Santissima di Gulfi, ieri pomeriggio, è stato accolto, al santuario, da centinaia di devoti che, dopo aver rinnovato l’antico rito della discesa, hanno atteso, con trepidazione, il momento della sistemazione del simulacro della Vergine nella teca che lo ospita tutto l’anno. Caratterizzante, come sempre, il momento dell’entrata e dell’uscita, ripetuto più volte, con i portatori incalzati dalle note della marcia n.11 eseguita dalla banda musicale. Nel primo pomeriggio, il simulacro, portato a spalla, aveva salutato per l’ultima volta, quest’anno, la chiesa Madre, in piazza Duomo, in uno alle altre chiese cittadine, mentre, accompagnato dai portatori, aveva dato vita a un altro momento atteso, quello del “cuncursu”.

Come da tradizione, la Madonna è andata a “salutare” la comunità chiaramontana per poi proseguire la propria discesa seguita da numerosi fedeli. Numerosi anche gli anziani che, affacciati sui balconi delle proprie abitazioni, hanno reso il saluto alla “Bedda matri”. Dopo i quattro chilometri del tracciato che separano la chiesa Madre dal santuario, i sacerdoti hanno ricordato ai fedeli intervenuti il significato della presenza sul territorio cittadino della “Regina e Patrona di Chiaramonte”. Il simulacro di Maria Santissima di Gulfi, al termine del rito, è stato, dunque, collocato all’interno della propria teca. I fedeli hanno reso un ulteriore omaggio rinnovando l’appuntamento per il novenario del 2026. In santuario, poi, la tradizionale santa messa presieduta da don Giovanni Filesi che ha segnato ufficialmente la chiusura delle celebrazioni.