Martedì a Modica Maurizio Landini, per la campagna referendaria

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Sarà una tappa provinciale di grande rilievo quella che martedì 20 maggio porterà a Modica, in piazza Matteotti, il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, per sostenere con forza il Referendum dei prossimi 8 e 9 Giugno  con una campagna incentrata su cinque quesiti fondamentali per il futuro dei diritti del lavoro in Italia. L’appuntamento è per le ore 19.00, nel cuore della città barocca, dove lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani e cittadini tutti sono invitati a riempire la piazza per ascoltare e partecipare a un momento di confronto civile e democratico che punta a rimettere al centro della discussione pubblica il valore del lavoro, la dignità delle persone e l’equità sociale.

Il programma della manifestazione:

  • Introduce e coordina la rete civica “Bedda Ciao”, espressione di un impegno di tutti per i diritti e la giustizia sociale;
  • Saluti istituzionali Giuseppe Roccuzzo, Segretario provinciale CGIL di Ragusa;
  • Intervento di Don Paolo Catinello, direttore della Caritas diocesana di Noto, voce autorevole del mondo ecclesiale sul tema della povertà lavorativa e dell’inclusione;
  • Conclusioni affidate a Maurizio Landini, Segretario Generale della CGIL nazionale.

L’iniziativa si inserisce nel quadro della campagna a sostegno del referendum abrogativo dell’8 e 9 giugno, che mira a restituire centralità al lavoro con cinque quesiti chiari e necessari:  I quesiti riguardano, in quattro casi, temi relativi ai licenziamenti e alla sicurezza sul lavoro, il primo tra tutti è sull’abrogazione del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs act. Il quinto quesito è invece relativo all’acquisizione della cittadinanza italiana e prevede il dimezzamento del periodo di soggiorno legale in Italia (dai 10 anni attualmente previsti ai 5 proposti), per farne richiesta.

Una battaglia che nasce da lontano e che oggi, a fronte di una società sempre più frammentata e diseguale, trova nuova linfa e urgenza. “Vogliamo che in Italia ed in provincia di Ragusa  il lavoro non sia più sfruttamento, precarietà o rischio quotidiano, ma un diritto pieno, sicuro e dignitoso” – ribadisce  Giuseppe Roccuzzo nel presentare il senso profondo della mobilitazione in provincia di Ragusa. Dai primi sondaggi, la partita è ancora aperta. Alcuni istituti riferiscono che gli italiani sono abbastanza ma non ancora completamente informati sulla proclamazione dei referendum: il 62% è al corrente che si terranno, i restanti ancora non lo sanno (32%) e qualcuno (6%) è convinto che prossimamente non vi sia alcun referendum.  Martedì 20 maggio, Modica diventerà quindi una tappa fondamentale per informare la provincia di Ragusa di questa mobilitazione civile. La CGIL invita tutte e tutti a partecipare numerosi per sostenere un cambiamento necessario e possibile. La democrazia si esercita anche così: in piazza, informandosi e facendo sentire la propria voce.