IVG, svolta in Sicilia: assunzioni riservate ai non obiettori

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Giornata storica per la sanità siciliana e per i diritti delle donne: l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l’articolo 3 del disegno di legge 738, che introduce l’obbligo per le strutture pubbliche di assumere medici non obiettori, al fine di garantire l’accesso effettivo all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG), come previsto dalla Legge 194 del 1978.

Il provvedimento è stato approvato con 27 voti favorevoli e 21 contrari, a scrutinio segreto. Questi i punti chiavi:

  • Procedure concorsuali riservate ai medici non obiettori, per garantire la presenza di personale disponibile a praticare l’IVG.

  • Obbligo di sostituzione tempestiva in caso di rinuncia o trasferimento del personale non obiettore.

  • Continuità del servizio IVG garantita in ogni reparto ospedaliero pubblico.

La Sicilia si pone così all’avanguardia in un contesto nazionale in cui l’obiezione di coscienza è spesso ostacolo all’IVG. Secondo i dati più recenti del Ministero della Salute, in alcune regioni italiane oltre l’80% dei ginecologi è obiettore, rendendo di fatto impossibile l’applicazione della legge. L’iniziativa potrebbe ora fare da apripista per altre amministrazioni regionali intenzionate a superare le attuali disparità di accesso ai servizi sanitari legati alla salute riproduttiva.