Depuratori Agrigento: solo 17 su 53 funzionano, allarme ambientale

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Una fotografia impietosa quella scattata dai Carabinieri del Centro Anticrimine Natura di Agrigento: su 53 impianti di depurazione presenti nella provincia, soltanto 17 risultano pienamente funzionanti. Gli altri 36 evidenziano gravi criticità, con 25 impianti operativi ma inefficienti e 11 completamente fuori uso. Una situazione che si traduce, concretamente, nello scarico diretto dei reflui urbani in almeno sette aree senza alcuna forma di trattamento.

Il report, redatto d’intesa con il Comando Provinciale, rappresenta un’indagine approfondita sullo stato del Sistema Idrico Integrato nella provincia, attualmente gestito da A.I.C.A. – Azienda Idrica Comuni Agrigentini, società pubblica alla quale hanno aderito 33 dei 43 comuni del territorio.

«La rete degli impianti di depurazione della provincia di Agrigento – si legge nel documento – evidenzia un quadro complessivo caratterizzato da numerose criticità e da un elevato stato di vetustà delle reti e degli impianti». Il lavoro dei Carabinieri ha lo scopo di fornire alle istituzioni, in particolare all’Ufficio Territoriale di Governo, gli strumenti per attuare interventi mirati e urgenti.

Il problema non è solo di natura tecnica o gestionale: le conseguenze ricadono direttamente sulla salute pubblica e sull’ambiente. Un rischio elevato, considerando che molte delle aree interessate sono di pregio paesaggistico, storico e naturalistico, e rappresentano un potenziale volano per il turismo.

Le criticità del sistema idrico provinciale, inoltre, sollevano interrogativi sulla sostenibilità ambientale e sulla reale tutela delle risorse naturali. L’inadeguatezza della depurazione mette a rischio corsi d’acqua, mare e falde acquifere, con ripercussioni gravi sull’ecosistema locale e sulle attività economiche connesse, come agricoltura e pesca.

<<È urgente – sottolineano i Carabinieri – che gli enti territoriali, in sinergia con le istituzioni centrali, avviino un piano di risanamento strutturale. In gioco c’è non solo il rispetto delle normative ambientali, ma soprattutto la qualità della vita dei cittadini agrigentini>>.