
Sono 22 i consiglieri comunali, tanti quanti erano i presenti in aula, che hanno approvato l’atto di indirizzo per il recupero e la ripulitura della via Molini adiacente alla chiesa di San Rocco, quartiere omonimo di Ibla. Una zona in totale abbandono dove non si registra alcun mantenimento dello sfalcio di arbusti e verde su suolo pubblico. Come se non bastasse, il collasso e di conseguenza il crollo di alcuni muri a secco hanno generato il distacco del supporto dei cavi elettrici che pendono sulla via ad altezza uomo, intrecciati tra i rami secchi e arbusti che inevitabilmente vi sono cresciuti dando vita a un altissimo rischio incendi e alla conseguente mancanza di sicurezza per passanti, residenti, escursionisti e turisti. Ora, però, sarà il Comune a intervenire. E lo farà dopo l’atto di indirizzo esitato all’unanimità. Le porte aperte delle case abbandonate di via Molini favoriscono l’accumulo di rifiuti di qualsiasi genere anche nocivi per la salute umana. Inoltre, i terrazzamenti tra via Giuseppe Monelli e via della Valle sono stati utilizzati, in questi anni, come una discarica a cielo aperto gettando qualsiasi rifiuto ingombrante con resti nocivi di eternit, sacchi di cemento, secchi di pittura, materassi, inerti, frigoriferi antichi con compressori a Cfc, gas gravissimi per la salute pubblica, resti di carrozzeria auto e altro ancora.
L’atto di indirizzo è stato proposto dal consigliere Firrincieli su impulso della deputata Stefania Campo