
Un pomeriggio carico di emozione e fede ha segnato la chiusura dei solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima delle Grazie a Chiaramonte Gulfi. Come da tradizione, il simulacro della Vergine ha attraversato le caratteristiche viuzze del centro storico tra ali di fedeli e balconi adornati, in un’atmosfera intensa di raccoglimento e gratitudine.
Il momento più atteso è stato il consueto “cuncursu”, la rituale salita verso la chiesetta situata alle pendici della pineta. È lì che, dopo giorni di preghiera e celebrazioni nella chiesa Madre, la statua della Madonna è stata ricollocata nella sua storica nicchia. A rendere ancora più suggestivo il percorso, il tradizionale “entra ed esci” del simulacro davanti all’ingresso della chiesetta, tra applausi e commozione.
La processione ha fatto tappa anche al cimitero comunale, dove si è tenuta la benedizione dei campi, un gesto simbolico molto sentito dalla comunità agricola locale. A dare solennità all’intero corteo, il coinvolgimento del corpo bandistico, che ha accompagnato l’intero tragitto con esecuzioni musicali di grande effetto.
La giornata conclusiva è stata preceduta da una celebrazione eucaristica pomeridiana molto partecipata, che ha preceduto l’uscita del simulacro.
Il novenario, che ha preceduto i festeggiamenti finali, è stato scandito da momenti di intensa spiritualità, ma anche da occasioni di condivisione e aggregazione, a testimonianza di una devozione profonda e trasversale che continua a unire generazioni di chiaramontani.
Anche quest’anno, la Madonna delle Grazie ha raccolto intorno a sé la preghiera e il cuore di un intero popolo, pronto a rinnovare ogni anno una tradizione che affonda le sue radici nella fede e nell’identità più profonda della comunità chiaramontana.