Legambiente: “Così salveremo il fiume Irminio”

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Legambiente Ragusa ha inviato una lettera urgente alle istituzioni competenti (Comune, Libero Consorzio Comunale, Consorzio di Bonifica, Autorità di Bacino) affinché venga garantita una regolamentazione stabile e trasparente dei rilasci idrici dalla Diga Santa Rosalia verso il fiume Irminio, al fine di salvaguardarne l’ecosistema, la biodiversità e la disponibilità di risorsa idrica per la collettività.
Negli ultimi anni, ma con particolare gravità durante la scorsa estate, il tratto fluviale a
valle della diga è andato incontro a periodi di disseccamento mai registrati negli ultimi
40 anni, causando gravi danni ambientali e una moria della fauna ittica, compresa
la Trota siciliana (Salmo cetti), specie endemica a rischio critico di estinzione secondo la
Lista Rossa dell’IUCN.
“La portata dei rilasci dalla diga – dichiara Angelo Rinollo, presidente del circolo Legambiente Ragusa – si è dimostrata chiaramente insufficiente a garantire la continuità fluviale. Un fiume senza acqua non è solo un paesaggio svuotato, ma un ecosistema collassato, con ricadute anche sulla ricarica delle falde e la qualità delle acque reflue trattate”.
Il tratto fluviale a valle della diga è classificato come Sito di Interesse Comunitario (SIC) e
soggetto quindi a speciali misure di tutela. Inoltre, la stessa Carta Ittica provinciale prescrive il mantenimento di una portata minima vitale che simuli le variazioni stagionali, a oggi largamente disattesa.
Alla luce di ciò, Legambiente Ragusa chiede con urgenza:
– L’adozione di una regolamentazione vincolante dei rilasci idrici dalla diga Santa Rosalia;
– Il rispetto del deflusso ecologico secondo normativa vigente;
– L’istituzione di un tavolo di cogestione partecipata tra enti competenti, associazioni
ambientaliste e cittadini attivi;
– La trasparenza dei dati relativi ai rilasci e allo stato del fiume.
“L’Irminio è un bene comune, una risorsa ambientale insostituibile per il territorio ibleo. Chiediamo che venga finalmente trattato come tale”, conclude Rinollo. Legambiente si rende disponibile a collaborare con le autorità per la definizione di un piano condiviso di tutela e valorizzazione del fiume.