
I volontari dell’Oipa hanno recuperato ieri a Vittoria uno splendido esemplare di poiana. L’animale è stato notato da un cittadino nella terrazza della sua abitazione, in via Carlo Pisacane. Il vittoriese in questione ha subito chiamato la Polizia Municipale che, a sua volta, si è rivolta all’Organizzazione Internazionale Protezione Animali.
“L’animale, giovanissimo, è in buone condizioni. Sicuramente- ha detto Riccardo Zingaro, responsabile dell’Ente di Protezione Animale Oipa, sezione Ragusa e provincia- era in buone condizioni anche perché è molto abituato al contatto umano e si lascia cibare con molta tranquillità”.
L’Oipa racconta che in questo periodo, a causa del forte caldo, sono tantissime le chiamate di questo tipo da parte di cittadini che chiedono aiuto soprattutto per rondoni e altri volatili.
Da qui la scelta di scrivere una nota formale indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore regionale al Territorio e Ambiente, al Dirigente Generale del Dipartimento Ambiente – Servizio Faunistico Venatorio, e per conoscenza alla Prefettura, al Corpo Forestale della Regione e all’ISPRA. Nella missiva, l’OIPA di Ragusa lancia un grido d’allarme sulla grave situazione riguardante il soccorso e il recupero della fauna selvatica nella provincia iblea.
Nel testo vengono riportate una serie di criticità emerse negli ultimi mesi in merito al trattamento degli animali feriti o in difficoltà. Tra questi, ricci, volpi, rapaci, rondoni e persino tartarughe che, secondo l’OIPA, “non trovano un’assistenza sanitaria adeguata e tempestiva a causa dell’assenza di strutture locali attrezzate e funzionanti”.
La lettera fa riferimento alla Legge Regionale 33 del 1 settembre 1997, che disciplina il recupero e la cura degli animali selvatici, prevedendo anche l’attivazione e il funzionamento dei Centri di Recupero per la Fauna Selvatica (CRFS). Tuttavia, denuncia l’OIPA, nella provincia di Ragusa tali strutture risultano inesistenti o comunque non operative, mentre la gestione degli animali soccorsi si traduce spesso in un trasferimento di oltre 250 chilometri fino a Palermo, con gravi ripercussioni sul benessere degli animali e senza certezze sull’effettivo esito del recupero.
Il documento contiene una serie di interrogativi rivolti alle autorità regionali:
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Quanti centri di recupero per fauna selvatica siano realmente operativi nella provincia di Ragusa, con particolare riferimento alla presenza di veterinari per il primo soccorso;
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Dove vengano alloggiati i volatili portati al Dipartimento Ambiente e quale sia la tempistica e la logistica per il trasferimento verso Palermo;
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Quanti animali siano stati soccorsi, portati da privati cittadini e quanti realmente salvati;
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Quali risorse economiche siano state stanziate per il funzionamento e il potenziamento dei CRFS;
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Se esista un elenco aggiornato e accessibile al pubblico con contatti utili per le segnalazioni di animali in difficoltà;
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Se siano previsti protocolli di collaborazione con associazioni riconosciute per il soccorso e la gestione temporanea della fauna selvatica;
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Quali iniziative si intendano attivare per attuare pienamente la L.R. 33/1997, promuovendo anche formazione e sensibilizzazione tra cittadini e operatori.
Uno dei problemi più urgenti segnalati riguarda l’estate, periodo in cui gli animali – in particolare i rondoni – vengono trovati disidratati o caduti dai nidi a causa delle alte temperature. “Ogni weekend – spiega Zingaro a nome dell’Oipa – riceviamo chiamate da turisti e cittadini che non sanno a chi rivolgersi. Il numero delle emergenze aumenta e la mancanza di un veterinario convenzionato nei giorni festivi rende impossibile garantire la sopravvivenza degli animali”.
La nota dell’OIPA si conclude con la richiesta di un riscontro scritto nei tempi previsti dalla normativa vigente, auspicando che le istituzioni regionali diano finalmente una risposta concreta e tempestiva alle centinaia di segnalazioni che arrivano ogni anno, non solo da volontari e associazioni, ma anche da semplici cittadini indignati dalla carenza di strumenti e supporto pubblico in materia di protezione della fauna.