
Alle 21.00 di venerdì 27 giugno la scalinata di San Pietro, nel cuore storico di Modica, accoglierà il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, il primo ospite di Scenari 2025. Sarà Chiara Scucces ad accompagnarlo nella prima tappa del percorso che invita allo stupore, come recita il claim di quest’edizione che è la numero 4 della rassegna ideata da Piera Ficili, Mondadori Bookstore Modica, direttore artistico ma prima di tutto vera anima e cuore pulsante dell’evento. Aldo Cazzullo racconterà ‘Il Dio dei nostri Padri’ (Harper Collins) e sarà il primo di tanti momenti che faranno respirare cultura a Modica grazie alla condivisione tra pubblico e privato che permette questo evento.
E il parterre della prima settimana di Scenari, sarà non solo Cazzullo ma anche Erri De Luca, scrittore e poeta, giornalista che accompagnato da Enzo Scarso, racconterà ‘L’età sperimentale’ (Feltrinelli) dalle 21.00 di sabato 28 giugno ai piedi della scalinata di San Giorgio. E questo, sarà anche il primo di sette appuntamenti che saranno accompagnati per i non udenti dalle interpreti dell’ENS ibleo, l’ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordomuti.
Aldo Cazzullo sarà il ‘Virgilio’ che accompagnerà, con le sue pagine, alla scoperta della Bibbia raccontandone la storia in modo chiaro e comprensibile, con continui riferimenti all’attualità e attraverso le vicende storiche e i capolavori dell’arte. Dopo averlo ascoltato, Adamo ed Eva, Caino e Abele, Noè e il diluvio, Giacobbe, Mosè, il passaggio del Mar Rosso, i Dieci Comandamenti, Davide Golia, Sansone ma anche Giuditta, Ester, Giobbe sino a Gesù, saranno vivi e presenti in ognuno protagonisti di un entusiasmante viaggio
Erri De Luca indaga nel suo libro questa generazione che raggiunge la vecchiaia in modo massiccio e attivo come mai prima, rendendola, appunto, un’età sperimentale. E lo fa, lasciando con le sue parole che ognuno scopra qualcosa di nuovo di sé e negli altri, alleni corpo e mente con maggiore consapevolezza e non voglia solo guardarsi indietro. Un’està che somiglia, come scrive “a un bosco di montagna. Nel fitto delle conifere entra poca luce ma verso l’alto si diradano, si aprono radure, c’è più luce”. Un libro che è un’occasione per scoprire quante possibilità racchiude la terza età